LUNA DELL'UVA La Lunazione dell'Uva è la terza e ultima del periodo estivo. Inizia solitamente in agosto o settembre talvolta comprende il sabba di Mabon conosciuto anche come Equinozio d'Autunno. Si distingue per il plenilunio in Pesci e le sue fasi principali possono cadere in questi segni:
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QUANDO CADE QUEST'ANNO?
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La lunazione dell'Uva è l'ultima legata al raccolto e ci parla di frutti maturi, di trasformazioni avvenute, di lavoro compiuto. L'aria di fine estate è dolce e le serate all'aperto sono piacevoli e ci ricaricano di energie misteriose provenienti dal cosmo. Indugiando nell'ozio estivo i più lungimiranti iniziano a raccogliere le idee per la prossima stagione produttiva ed esprimere desideri di realizzazione. Chi è ancora in vacanza, sta osservando già da qualche giorno la cascata delle stelle cadenti nel cielo blu scuro. La lunazione potrebbe iniziare dopo o intorno alla notte di San Lorenzo, o Notte delle Perseidi, in cui tradizionalmente le meteore fanno brillare il cielo con le loro scie luminose. La Luna dell'Uva è un tempo di transizione tra i lenti ritmi estivi e l'imminente ritorno al tran tran abituale. Settembre è vicino e con sé porterà le foglie gialle: |
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Quando dai |
L'estate è alla sua maturazione: con il mese di settembre la vegetazione comincerà a mostrarsi esausta e ci saranno le prime piogge e nelle regioni più fredde comincieranno a comparire e primissime foglie gialle e rosse, preavviso dell'autunno. In settembre il tempo è imprevedibile… può essere dolcissimo, privo delle asperità della piena estate, ma ci può regalare uno di quei pirotecnici acquazzoni estivi che velocissimamente purificano ogni cosa, oppure può volerci ricordare a tutti i costi che la Ruota gira e che la pienezza estiva si sta allontanando… In effetti la stagione autunnale è alle porte e la natura, cambiando i suoi colori, si prepara al suo lungo sonno, ma attenzione: è tutt'altro che in declino. Le campagne sono ricoperte di uva matura, il frutto simbolo di questa Lunazione, da sempre legata alla tradizione della vendemmia. |
Altra delizia del periodo i funghi: dagli squisiti e conosciutissimi porcini ai comuni prataioli, dai gustosi ovoli alle mazze di tamburo… le passeggiate nei boschi sono prodighe di regali per i nostri cestini. È un ottimo periodo anche per raccogliere le bacche, le piccole pigne e i rametti che serviranno più avanti, per le decorazioni di Yule. Raccogliamo petali degli ultimi fiori e le foglie per confezionare tisane, talismani o incensi. Possiamo celebrare Dioniso raccogliendo (o comprando) dell'uva e mangiandola con gusto, per poi onorare la Madre Terra restituendole qualche chicco sotterrandolo con cura (anche in un vaso sul balcone). |
Se la lunazione dell'Uva è tardiva incomincia a ribilanciarsi l'equilibrio tra luce
e buio (Mabon, Equinozio
d’Autunno e ultima festa dell’Anno Magico non è lontana, sarà la notte tra
il 21 e il 22 settembre); ci si organizza per il nuovo corso di
attività che segue alle vacanze estive, si fa pulizia e si rimedia
al disordine fisico, mentale, emotivo e spirituale.
Si immagazzina il raccolto estivo, come risorsa di energie per il periodo invernale. Lo spirito previdente e pratico della costellazione della Vergine, con i suoi aspetti legati alla Terra, ci pervade.
E' un tempo di gioia, di pienezza e benessere; una volta era un tempo in cui le persone mettevano al sicuro il cibo per superare l'inverno. È il momento più adatto per riflettere quanto dipendiamo dai cicli della natura e quanto dobbiamo alla generosità del Sole e della Terra.
In questo periodo, nella Grecia antica, si iniziava a prepararsi alla celebrazione dei i Misteri Eleusini in cui era centrale il mito di Demetra e di sua figlia Persefone. I celti festeggiavano il giovane dio Mabon.
Questa lunazione ci prepara all’attimo di sospensione temporale in cui le direzioni energetiche dell’Anno Magico si invertono. È un periodo di equilibrio e bilanciamento tra le luci e le ombre che può ispirare a trovare nuove dimensioni anche nell’equilibrio interiore.
La Lunazione dell’Uva può essere un periodo favorevole per mettere ordine negli eventuali squilibri che le fatiche di quest'anno possono aver determinato.
Questa Lunazione, che è l’ultima Luna di abbondanza dell’anno, è propizia per stare in silenzio rilassare il corpo e lasciare che lo spirito abbia il sopravvento.
Prestiamo attenzione alla saggezza che vive dentro di noi, nutriamola, coltiviamola e raccogliamola; poi la seguiremo ovunque ci conduca.
Mentre osserviamo il cielo costellato di “stelle cadenti”, lanciamo nella notte i nostri desideri.
* El, Poeta triestino che non è difficile incontrare nei giardini del parco di Porta Venezia a Milano "nacque a sedicianni in una fredda giornata di Bora".
Gli altri NOMI DI QUESTA LUNAZIONE
Luna dell'Airone
Ultima Luna del Raccolto
Luna del Canto
Luna delle Foglie cadenti o delle Foglie gialle
Sa Luna 'e Binu
Luna matura
Luna del Mais
Luna delle Ghiande
Luna del Riso
Luna delle Castagne
Luna del Fieno
Luna d’Autunno
Luna del Dado
Luna Nera della Farfalla
Luna delle Prugne
Luna dell’Anima
Luna del Gelso
Luna di Freschezza
© 2007-2010 Testo di Maria Giusi Ricotti
Qualsiasi riproduzione, senza esplicito consenso dell'autrice, è vietata.
Revisione del 24 aprile 2016.
L'AUTRICE Maria Giusi Ricotti, grafico editoriale e ceramista,
nata a Milano. Per amore è approdata molti anni fa in Sardegna,
dove vive con la sua famiglia e lavora. mariagiusi@ilcalderonemagico.it |
Tra fine agosto e novembre si conclude un processo plasmato da una serie di atti quasi rituali, per non dire sacrali, che accompagnano la vita della coltivazione della vite e che trovano il loro culmine nella “vendemmia”, dove la tradizione di una millenaria fatica conduce annualmente alla realizzazione di un magico dono: il vino, segno da sempre del legame fra gli uomini e gli dei; ricco di una simbologia attestata da pagine memorabili provenienti dalla cultura Greca. Diceva Francois Rabelais: “Bere il vino non è ingurgitare liquido per saziare la sete, perché il vino ha il potere di riempire l’anima di ogni verità, di ogni sapere, di tutta la filosofia.” |
Dioniso è il dio del vino e della vendemmia, della licenziosità e dell’allegria; ma il significato esoterico di questa personificazione è più complesso e filosofico. Il significato di Dioniso appare ambivalente, nei suoi diversi aspetti: un dio del lavoro, della terra, dell’ordine, ma anche un Dio dell’ebbrezza, della follia, del corteo delle Baccanti, le sue sacerdotesse. Vi è un legame tra Dioniso e la civiltà umana, e la chiave per svelarlo è l’arte: nell’Antichità Dioniso fu considerato il protettore di tutte le arti e il dio dell’ispirazione. L’arte e il vino (dono di Dioniso agli uomini) racchiudono entrambi una natura materiale e un potere spirituale: la Magia. |
IMMAGINI
Vite Rossa di © Marga www.arkaura.it
LIBERAMENTE TRATTO E ADATTATO DA
http://www.futurewine.it/notiziario.htm?idnews=269&lang=it
http://www.unisi.it/ricerca/dip/dba/labcm/viticoltura/artevino/
http://www.vinit.net/press/modules.php?name=News&file=article&sid=2234
Come tutti gli anni ci prepariamo all’osservazione dello sciame delle
Perseidi, residui della disintegrazione progressiva della cometa Swift-Tuttle.
Le piccole particelle, scontrandosi a gran velocità con l’atmosfera
terrestre, danno luogo a scie luminose di altissimo effetto.
Le stelle cadenti, o meteore, sono dunque le scie luminose prodotte dall'evaporazione
nell'atmosfera di piccole particelle di roccia, ghiaccio o polvere. Queste
si trovano in grande abbondanza nello spazio intorno alla Terra, rilasciate
soprattutto dalle comete lungo la propria orbita. Quando il nostro pianeta
le investe, nel suo moto orbitale attorno al Sole, esse vengono distrutte.
Si tratta di particelle veramente minuscole: le più grandi pesano appena
un decimo di grammo, ma sono in grado di produrre tracce tanto luminose quanto
le stelle più brillanti. Vengono rilasciate nello spazio dalle comete
nel loro passaggio attorno al Sole, consumate dal suo calore e dal vento solare,
un flusso di ioni molto energico emesso dalla nostra stella.
Il nome di “Perseidi” è determinato dalla posizione del
radiante, il punto sulla volta celeste dal quale sembrano provenire le meteore,
situato nella costellazione del Perseo. La denominazione tradizionale di “Lacrime
di San Lorenzo” deriva dal fatto che nel XIX secolo il massimo della
loro frequenza avveniva il 10 agosto, giorno della ricorrenza del Santo e
del suo martirio: ai giorni nostri il massimo dell'intensità delle
cadute si è però spostato in avanti di circa due giorni. Il
culmine di attività dello sciame quindi in genere ha luogo il giorno
12, quando la Terra nel suo percorso orbitale intercetta la parte più
densa delle nubi di particelle.
Allacciamo le cinture quindi, si prospettano nottate indimenticabili!
Tutti i dettagli nell’articolo: Perseidi
spettacolari
Tratto da
http://www.pd.astro.it/othersites/stelle/perseidi.htm
http://www.astronomia.com/2007/07/26/il-cielo-nel-mese-di-agosto-2007
Calendario Lunare Completo Per seguire le fasi lunari in relazione alle coltivazioni del giardino
o dell'orto: |
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