MABON, L'ULTIMO RACCOLTO
Testo di Maria Giusi Ricotti |
I Celti chiamavano l’Equinozio
Autunnale con il nome di Mabon,
il giovane dio della vegetazione e dei raccolti, figlio di Modron, la
Dea Madre. In molti circoli druidici veniva chiamato Alban Elued, ”Luce dell’Acqua”, dove l’Acqua rappresenta l’oceano cosmico in cui si immerge il Sole nella parte calante dell’anno: la misteriosa profondità marina che diviene sempre più scura con l’accorciarsi dei giorni. Mabon segna il completamento del raccolto con la vendemmia dell’uva, dono di Dionisio, dio della vite e dell’ebbrezza. Il vino che si fermenta nelle botti al buio, rappresenta lo spirito degli iniziati nei riti misterici, il passaggio, la trasformazione, il cambiamento. |
Il periodo di Mabon coincide con il periodo
in cui nella Grecia antica venivano celebrati i Misteri
Eleusini, strettamente connessi con il Ciclo della trasformazione
del Grano e con le Dee Demetra
e Persefone |
Il Dio Sole inizia a declinare per fare posto
alle divinità femminili, lunari. Il buio sta per prendere il sopravvento
sulla luce. L’equilibrio è rivolto all’interno. È il momento giusto per ringraziare gli Dei per la manifestazione, l’abbondanza del raccolto che ancora stiamo ricevendo e che ci stiamo organizzando per immagazzinare. Si ringrazia per il sostentamento, mentre ci si prepara ad addentrarsi nel Tempo dello Spirito, perché non c’è attività spirituale che non sia sostenuta dalla prosperità materiale. Nel Dio che viene invocato, già c’è la promessa del sostentamento del prossimo anno: “Ti invoco, potente vecchio Sole, portaci il tuo equilibrio, tu Dio del giorno che ti alterni con la notte in questo giro della Ruota che sta giungendo alla fine. Ti ringrazio per il tuo potere e la tua energia che hanno maturato i frutti. La tua danza con la Dea si è consumata. La tua energia ora pulsa dentro i semi ed è promessa di un altro raccolto. Il tuo calore ci ha riscaldati!” * |
Il Dio Sole sta invecchiando: il suo
declino è evidente. La sua energia riposa dentro i semi che abbiamo
messo da parte per le future semine e le colture del prossimo raccolto.
Non c’è nel Sole alcun rimpianto: c’è soddisfazione,
opera compiuta e promessa di continuità!
Analogamente la Dea Terra è matura: dalle forme primaverili della fanciullezza
era passata a quelle estive della fertilità ed ora sta per trasformarsi
in quelle della saggezza e dell’introversione autunnale che, dopo Mabon,
prenderà inizio.
La Dea attraversa una fase di trasformazione, iniziando con Mabon a manifestare
la sua saggezza finale, che solo a Samhain, col completarsi del ciclo della
Ruota dell’Anno, raggiungerà la piena maturazione: allora la
Dea, diventerà Crona, la triplice complessa anziana che in sé
contiene le forme precedenti.
Persefone dei misteri Eleusini, la fanciulla che sprofonda negli inferi è
la Dea del periodo, anticipazione di Ecate Trivia, della Grande Madre che
tutto include, di Maha Devi nei suoi tre aspetti riuniti…
Nella festa di Mabon c’è un carattere di socievolezza e allegria,
un inno alla vita che continua, un prepararsi alla durezza dell'inverno con
un sorriso ed un animo fiducioso. Le divinità ci hanno accompagnato
finora, favorendo il nostro impegno per il sostentamento per il tempo buio
dell'anno. Ora tutta la comunità celebra e ringrazia l'Abbondanza degli
Dei… e placa l’ansia dei momenti difficili che potranno venire,
con il conforto di aver messo da parte i frutti del proprio lavoro:
"Ti invoco saggia Ecate, portaci il tuo equilibrio! Tu Dea della notte che ti alterni al giorno, in questo giro della Ruota che sta giungendo alla fine. Ti ringraziamo per i frutti del raccolto che ci hai donato, nella prosperità, nel lavoro, nelle relazioni e nei viaggi spirituali. Hai mantenuto tutte le tue promesse, oh saggia!” * |
L’allegria di Mabon contrassegna
il momento di sospensione prima della discesa nel mondo interiore: non è
ancora la discesa vera e propria, il giorno della festa non è ancora
tempo di preparazione ma è pausa e riorganizzazione.
Spesso Mabon cade nella Lunazione del Sangue ed è tempo di cominciare a pensare alla propria trasformazione
interiore con un rito adeguato.
Mabon non è una festa facile da comprendere… contiene gratitudine
e malinconia, trasformazione e declino, abbandono e riorganizzazione, celebrazione
e addii, introversione e socialità. Tutti questi sentimenti sono in
equilibrio contrapposto e tutto è segnale della prossima trasformazione.
Come ogni momento di passaggio ci vengono posti infiniti interrogativi che
trovano risposta solo nel quadro più definito dell'intero ciclo della
Ruota:
“Nel mese del Passaggio nel difficile varco fra i mondi l'augurio di custodire mentre il buio avanza la memoria della luce ...” (Poesia di Rosa Carotti) |
* Invocazioni per Mabon dalla Tradizione
di Ara
© 2006 - 2009 Testo di Maria
Giusi Ricotti
Qualsiasi riproduzione, senza esplicito consenso
dell'autrice, è vietata.
Revisione del 19 settembre 2015.
L'AUTRICE Maria Giusi Ricotti, grafico editoriale e ceramista,
nata a Milano. Per amore è approdata molti anni fa in Sardegna,
dove vive con la sua famiglia e lavora. mariagiusi@ilcalderonemagico.it |
IMMAGINI
Autumn Goddess tratta da http://www.ilmondodielena.it/wicca/mabonestuff/mabonestuff.htm
Vite Rossa di © Marga www.arkaura.it
http://hydrangeaonline.web-log.nl
Di alcune immagini non si conosce la provenienza: chi avesse notizie in merito può farcele avere all'indirizzo mariagiusi@ilcalderonemagico.it
|