LA RUOTA DELL'ANNO SOLARE |
“I
Sabbat sono gli otto momenti dell’anno in cui colleghiamo insieme i
cicli interiori e quelli esteriori: gli intervalli dove le vicende stagionali,
quelle celesti, quelle della comunità, quelle creative e quelle personali
si uniscono insieme. Quando mettiamo in scena ogni rappresentazione, a seconda
del momento annuale, trasformiamo noi stessi. Veniamo rinnovati; rinasciamo,
anche mentre decadiamo e muoriamo. Non siamo separati l’uno dall’altro,
dal vasto mondo che ci circonda, ma siamo una cosa sola con la Dea, con il
Dio. Mentre il Cono di Potere si innalza, mentre la stagione cambia, risvegliamo
il potere interiore, il potere di guarire, il potere di cambiare la nostra
società, il potere di rinnovare la terra” (Starhawk, La
Danza a Spirale).
Purtroppo nella società moderna molti ritmi che in passato scandivano
il percorso terreno e venivano sottolineati con la celebrazione di grandi
feste, sono stati a lungo accantonati o dimenticati in favore dell'adozione
di un tempo lineare e piatto che scorre sempre uguale a sé stesso…
un tempo irreale e sintetico che ci rende sempre più alienati e distanti
dalla Natura cui apparteniamo... un tempo meteorologico in cui i soli fattori
climatici ci ricordano l’alternanza delle stagioni.
Un buon modo per restituire allo scorrere della nostra vita l’andamento
ritmico che le è proprio è cercare di rivalutare le differenze
di "qualità" del tempo, accantonando l’idea dello scorrimento
piatto della Linea Temporale e recuperando, invece, il concetto antico dell’andamento
a spirale della Ruota del Tempo, con cui i saggi di ogni cultura coloravano
le stagioni di proprietà e significati specifici…
Per
tutto v'è il suo tempo, v'è il suo momento per ogni cosa sotto il cielo: un tempo per nascere e un tempo per morire; un tempo per piantare e un tempo per svellere ciò ch'è piantato; un tempo per uccidere e un tempo per guarire; un tempo per demolire e un tempo per costruire; un tempo per piangere e un tempo per ridere; un tempo per far cordoglio e un tempo per ballare; un tempo per gettar via pietre e un tempo per raccoglierle; un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracciamenti; un tempo per cercare e un tempo per perdere; un tempo per conservare e un tempo per buttar via; un tempo per strappare e un tempo per cucire; un tempo per tacere e un tempo per parlare; un tempo per amare e un tempo per odiare; un tempo per la guerra e un tempo per la pace. Libro di Quelet – Ecclesiaste cap. 3 |
Ma come riconoscere le proprietà del tempo rispetto al calendario corrente?
Una buona strada ci viene indicata dalla tradizione delle Feste Pagane europee
della Ruota dell'Anno che - pur con significative differenze e nomenclature
- non è difficile collegare alle antiche feste mediterranee greche
e romane o precedenti, ancora riconoscibili in tanti rituali agricoli in molte
regioni d’Italia.
Le feste tradizionali della Ruota dell’Anno Solare, che oggi portano
quasi sempre nomi celtici (poiché quelli mediterranei sono andati perduti
o sono stati cambiati dal sovrapposto significato cristiano), si susseguono
in una danza mitologica in cui i due Principi Divini - il Femminile e il Maschile,
la Dea e il Dio – intrecciano e manifestano le loro energie imprimendo
alla Ruota il movimento.
Le cerimonie festive, pur essendo legate alle fasi solari, solitamente si
svolgono di notte e ricalcano le feste stagionali tipiche dell’Europa
pre-monoteista. Queste festività raccontano la vita del Dio e della
Dea, attraverso miti che possono differire da una tradizione all’altra.
Ma ovunque - poiché le polarità opposte maschile e femminile
sono irresistibilmente attratte e si cercano l'un l'altra - il loro movimento
è un ciclo di cambiamento e trasformazione: nascita, crescita, maturità,
morte, riposo e rinascita rivelano i misteri dello spirito che cambia forma
incessantemente lungo lo scorrere del tempo terreno.
Ogni anno la Ruota si ripete ma non è mai uguale… lo spostamento
a spirale del tempo fa si che la trasformazione sia nel cambiamento di qualità
e così il percorso si delinea in una lenta ma costante ascesa della
consapevolezza individuale.
“In un mondo dove l’eterna
danza erotica del cambiamento del Dio e della Dea intesse ogni cosa della
sua luce, noi che danziamo con loro siamo estasiati dalla meraviglia e dal
mistero dell’esistenza” (Starhawk, La Danza a Spirale)
La Ruota si suddivide in otto periodi della durata di circa quarantacinque
giorni ciascuno, che culminano in un giorno di festa, centrale rispetto al
periodo.
Le specifiche “caratteristiche del tempo” sfumano così
da un periodo all’altro in un continuum che viene sottolineato
dalla celebrazione festiva, ma non si esaurisce in essa (e questo è
un punto molto importante!).
Ogni festa è dunque soprattutto la celebrazione della qualità
di un periodo dell’anno e lo sforzo non dovrebbe essere soltanto quello
di celebrarla per un giorno nel giusto modo e con le giuste formule o colori…
quanto quello di riuscire a coglierne l’energia trasferendola coerentemente
nell’attività quotidiana, colorando di significato specifico
ogni periodo della nostra vita.
Lasciamo dunque che sia il Tempo a portarci e rivelarci la sua Qualità,
la Festa a “venirci incontro” e badiamo a rimanere aperti per
coglierne il significato concreto.
Samhain |
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Yule
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Imbolc è un Sabba maggiore e viene festeggiato approssimativamente il 2 febbraio (nel punto mediano tra il Solstizio d'Inverno e l'Equinozio di Primavera). Imbolc (si pronuncia im-bulc) da noi conosciuto come Giorno della Candelora, al nord è la festa di Brigid, Dea del fuoco e dell'ispirazione. È la festa della luce crescente, del Sole Bambino che muove i suoi primi passi; è il tempo della luce dell'ispirazione che regna in ogni inizio. Il tema più comune di questa festa è la purificazione che precede la rigenerazione: nel periodo fra Imbolc e la festa successiva, Oestara, è propizio far pulizia nel corpo e nello spirito di tutto ciò che è vecchio e superato e far “spazio interiore” per essere in grado di aprirsi al cambiamento che arriverà con le prossime stagioni. |
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Oestara corrisponde all’Equinozio di Primavera, tra il 20 e il 23 marzo, calcolato quando il sole attraversa l'equatore procedendo verso nord. È il momento magico e carico di potenzialità in cui luce e tenebre sono in equilibrio ed è anche il momento in cui la Vita riappare sulla terra nella sua pienezza, la natura si risveglia dal sonno invernale e in noi si accendono, e partono concretamente, nuove iniziative e progetti. |
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Beltane terzo Sabba maggiore cade intorno al 1 maggio, quando il sole si trova nella quindicesima casa del Toro. Beltane (pronunciato bielt-n) è il momento del sacro incontro e dell’innamoramento della Dea e del Dio, della Luna e del Sole. Con questa festa si celebra celebra l'estasi di amore che riempie la terra con le gemme della vita. |
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Litha corrisponde al Solstizio d'estate tra il 21 e il 22 giugno, quando il sole raggiunge il punto più vicino alla Terra. È il giorno più lungo dell'anno, la festa di Mezza Estate, il momento dell'unione feconda di Cielo e Terra, momento di compimento, celebrazione di fuoco e allegria. Non è una festa esclusivamente solare perché è in equilibrio fra la luce del sole (il manifesto) e le forze notturne, invisibili... è uno stato di grazia, centratura e bilanciamento. |
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Lughnasadh scritto anche Lunasa o Lughnasa oppure Lammas, cade approssimativamente tra 31 luglio e 1 agosto, quando il sole si trova nella quindicesima casa del Leone. Sabba maggiore Lughnasadh (pronunciato lugh-na-sod) segna il culmine dell'estate e dei raccolti. E' una festa di abbondanza e prosperità. Si ringrazia il Sole al culmine della sua produttività. Il seme del Sole (padre) è già impiantato nel grembo della Madre. La Terra è alla sua massima abbondanza. |
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Mabon Detto anche Modron o Casa del Raccolto coincide con l’Equinozio d'autunno tra il 21 e il 23 settembre circa, quando il sole attraversa l'equatore muovendo verso sud. Mabon annuncia il primo giorno d'autunno e il periodo dell’ultimo raccolto. Un altro momento di prosperità e di bilanci. È una festa tradizionalmente associata alla celebrazione dei misteri Eleusini, al viaggio di Persefone nel mondo degli inferi. Una festa iniziatica, dunque, ed anche il momento per iniziare ad avvicinarsi senza paura alla nostra ombra, o al mondo invisibile, mantenendosi ben centrati nell'equilibrio della stagione. Mabon è un momento di ringraziamento totale, al Sole, alla Luna, alla Natura, alla Terra, ai nostri avi e - perché no? - a noi stessi. |
Così il ciclo si compie e inizia nuovamente.
* Nell'emisfero sud, molti pagani anticipano queste date di sei mesi perché
coincidano con le stagioni; ad esempio, in Australia i pagani festeggiano
Beltane il primo Novembre, quando i pagani canadesi,o italiani, festeggiano
Samahain. Anche se questo porta ad uno sfasamento delle festività tra
i due emisferi, ricalca più fedelmente lo spirito originario delle
ricorrenze.
© 2005 © 2007 Testo e ricerca di Maria Giusi Ricotti
Qualsiasi riproduzione, senza esplicito consenso dell'autrice, è vietata.
Revisione e approfondimento del 23 aprile 2007.
bibliografia
Starhawk, La danza a Spirale, Macroedizioni
http://it.wikipedia.org/wiki/Sabbat
http://www.bethelux.it
Art direction, grafica e animazioni
della pagina e del sito di Maria Giusi Ricotti © 2007 - © 2008.
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