BELTANE, FUOCO DI ISPIRAZIONE
di Maria Giusi Ricotti

" L'Uovo si è schiuso ed è iniziata l'Era del Serpente”

L’uovo di Oestara si è schiuso e il “serpente”, simbolo della Grande Dea, è uscito dal guscio e si manifesta nella vita che divampa nella natura: nelle fioriture e nelle cucciolate. È il tempo di celebrare con gioia i colori vividi e i profumi vibranti della stagione, le brezze che annunciano la prossima estate e l'estasi della terra dopo il lungo inverno.

Beltane, grande festa di Fuoco, è arrivata!

Il fuoco - che divampa nei falò accesi sulle colline, sulle spiagge lambite dal mare, dentro i nostri cuori, in cima alla timida candela accesa sul davanzale dell’appartamento di città - è fuoco di amore, passione e ispirazione.
Fuoco che ardendo produce.
Molto diverso dalla calda brace che ci ha riscaldati d’inverno, non somiglia nemmeno alla fiamma dell’incendio che lascia fredda e grigia cenere dietro di sé.
Il fuoco dell’ispirazione è nutrimento per la vita. È forza che ci spinge al movimento; ci chiama fuori e riscalda il nostro cuore che ritrova l’amore.

Si credeva anticamente che la rugiada del mattino di Beltane inducesse a fiorire la bellezza delle donne per tutto l'anno.
I fuochi - che ancora oggi accendiamo - celebrano il potere della vita e della fecondità della terra. L’obiettivo delle celebrazioni è quello di propiziare abbondanza e fortuna nella duplice natura materiale e spirituale.

Beltane è la porta che si apre verso una consapevolezza maggiore, ma è anche la forza interiore che ci aiuta nel quotidiano.

Il giorno di Beltane è festa di bellezza, di allegria e di manifestazione della sensualità.

I giovani un tempo saltavano sopra il fuoco per propiziarsi la fortuna nella ricerca della sposa o dello sposo, i viaggiatori saltavano il fuoco per assicurarsi un viaggio sicuro e le donne incinte per assicurarsi un parto facile.

Oggi saltiamo sul fuoco per ritrovare nuova energia, per portare positività dentro di noi e nella realtà che viviamo.

A Beltane inizia la seconda parte del cammino della Ruota, quella che gli alchimisti chiamano "coagula" (contrapposta alla fase "solve" che abbiamo attraversato nel cammino invernale) cioè dopo aver rese fluide, rinnovate, disponibili le nostre potenzialità ora si tratta di consolidare i risultati interiori raggiunti per proseguire verso altri traguardi sia nell'ambito spirituale che in quello materiale.

 
 



The Mists Of Avalon - Le Nozze Sacre di Beltane


Nel testo a seguire vi sono degli spunti per delle celebrazioni di gruppo per Beltane ma, se avete un partner e volete celebrare questo sabba in rito privato, è molto indicato scegliere un festeggiamento di coppia. Ve ne proponiamo uno, “L’Intento”.

Su questa festa leggi anche La notte di Valpurga, in questo sito, oppure Calendimaggio-Beltane e Calendimaggio nell'orto-giardino sul sito Strie.



© 2006 - 2013 Testo originale di Maria Giusi Ricotti

Immagine di M.G.Ricotti, Il bacio di Rodin

Qualsiasi riproduzione, senza esplicito consenso dell'autrice, è vietata.
Revisione del 30 marzo 2013.




Bibliografia 

http://spaces.msn.com/grazitaly/blog/cns!3A9EEA58E597DC4C!9092.entry
http://www.arcieridiyr.it/htm/Amici/festa_di_beltane1.htm
http://xoomer.virgilio.it/beltane

L'AUTRICE

Maria Giusi Ricotti, grafico editoriale e ceramista, nata a Milano. Per amore è approdata molti anni fa in Sardegna, dove vive con la sua famiglia e lavora.

È fondatrice di Il Calderone Magico che è - oltre che un sito web ed una mailing list di spiritualità femminile - un laboratorio artigiano nel centro storico di Cagliari.

mariagiusi@ilcalderonemagico.it
http://it.groups.yahoo.com/group/ilcalderonemagico
Il Calderone Magico - laboratorio - Corso Vittorio Emanuele 349/351, Cagliari

 

 

BELTANE, RODMAS, CALENDIMAGGIO

Beltane (pronunciato bielt-n), conosciuto anche come Rodmas oppure Calendimaggio, è il momento del sacro incontro della Dea e del Dio, celebrazione dell'estasi d'amore che riempie la terra con le gemme della vita. Le energie della luce e della vita si manifestano nel loro aspetto più gioioso e trionfale.

È il tempo in cui celebriamo il ritorno dell'estate e della fertilità; periodo di scampagnate e feste all'aperto.
In questo momento dell'anno, di solito, ci sentiamo fisicamente bene: i nostri bioritmi si sono adattati alle accresciute ore di luce e ci siamo lasciati alle spalle i momenti critici della fine dell'inverno e dell'inizio della primavera. Quindi è il momento adatto per operare, per condurre a realizzazione le cose che ci siamo prefissati di compiere.
Anche psicologicamente i nostri pensieri si volgono all'esterno.
Questa estroversione stagionale fa sì che l'epoca sia propizia ai nuovi amori e alle nuove amicizie, come anche al rafforzamento delle relazioni già esistenti.
C'è occasione di passare più tempo con gli altri ed è anche tempo di stimolare la nostra creatività e la nostra fertilità interiore.

Beltane (fuoco luminoso) o Primo di Maggio è il giorno con cui incomincia la fase estiva delle attività legate alla terra e, una volta, era il momento in cui il bestiame veniva portato ai pascoli dopo lo svernamento e la benedizione dei falò accesi: i fuochi di Beltane.
"Quando la Ruota incomincia a girare comincino i fuochi di Beltain a bruciare”


I SIMBOLI

 
Beltane celebra l’amore, l’attrazione, il corteggiamento, l’unione, e tutti i piccoli e grandi desideri istintivi che chiamiamo “febbri” o “amori” primaverili.
Nelle campagne i villaggi eleggevano una bella giovane coppia per rappresentare il re e la regina di Maggio. Durante la festa tutti danzavano intorno ad un palo (maypole) ben piantato a terra al centro di uno spiazzo, che si innalzava verso il cielo; un palo simbolo della vitalità e fertilità del Dio.
Poi si raccoglievano i fiori e si passavano notti insieme sotto le stelle nel bosco...

Beltane è il tempo del latte e del miele, il periodo più di tutti dedicato al piacere. Dopo il risveglio primaverile i corpi sono pieni di energia come fossimo nelle ore del mattino immaginario della Ruota dell’Anno: il tempo migliore per sbocciare e fiorire desiderio e soddisfazione.
Come il palo di maggio e le corna rappresentano il Dio, la mucca e l’ape sono simboli della Dea per la festa di Beltane.
La grande capacità della mucca di produrre latte in quantità per il vitello e per la gente rispecchia il prodigio e la meraviglia per l’allattamento al seno delle madri.


LE API

 
La produzione del miele da parte delle api era considerata una vera meraviglia della natura e il miele, una volta, era la sostanza naturale considerata più buona al mondo.

In Lituania, l’antica arte della Divinazione (eseguita per lo più da donne) consisteva nel versare cera d’api nell’acqua e nell’interpretare le forme che vi apparivano.
Api, miele ed oro sono stati per lungo tempo associati alla Dea, come simboli di lavoro armonioso, cooperazione, modestia, regalità, e come benedizioni o favori meritati.

Gli apicoltori europei credettero che le api fossero custodi della moralità, e che quella virtù fosse necessaria per la produzione del miele, e che le api non avrebbero dato il miele se il produttore non fosse stato anche lui buono ed onesto. Lottare, rubare e mentire davano un alveare abbandonato.
Si attiravano le api in molte maniere... ad esempio lasciando una scrofa (simbolo divino della necessità della morte che, comunque ineluttabile, portava e faceva susseguire una rigenerata fertilità) mangiare da un alveare vuoto, oppure pulendo lo stesso alveare con fiori freschi.

Come molti altri insetti, le api simboleggiano l’immortalità e la longevità. Inoltre, anticamente si credeva che cera d’api e miele preservassero da invecchiamento e morte.


In Grecia, Zeus bambino fu nutrito dalle api nella grotta del Dio e i templi dedicati ad Demetra erano curati da sacerdotesse conosciute come le “melisse”, cioè le api.

Il dio indiano Vishnu è spesso visto come un’ape blu appoggiata su un fiore di loto, che rappresenta la Dea.
Ad un neonato in India si dava questa benedizione: “Ti dono questo miele, che gli Dei ti proteggano, e che tu possa vivere centinaia di autunni in questo mondo”.
Secondo la leggenda cristiana, le api furono generate dalle lacrime di Cristo, il che ricorda la divinità nordica Freyja, le cui lacrime erano dorate.
I Babilonesi costruirono templi che consacrarono poi con il miele ed in Perù veniva offerto miele al Dio Sole.
Il re franco Childric I si fede seppellire con trecento api dorate finemente lavorate. Le stesse api furono intessute sullo strascico che Napoleone indossò il giorno dell’incoronazione.
Nella tradizione germanica, si riteneva che le api sbucassero sulla terra da un paradiso sotterraneo, dove vivevano con le fate; e si credeva che l’idromele – il liquore che si ottiene dal miele fermentato – desse il dono della profezia e del canto.


Celebrazioni

 

Possiamo celebrare questa festa in vari modi... seguendo le tradizioni nordiche possiamo piantare un Palo di Maggio in un prato e danzare con i nostri amici.
Oppure possiamo intrecciare e appendere ghirlande di fiori attorno ad un albero.
Un'altra tradizionale attività di Rodmas è attaccare nastri rossi (colore della passione) a cespugli di biancospino per propiziare amore, fortuna o guarigione.
Si possono accendere due piccoli fuochi e passare in mezzo ad essi per purificarci, sentendo la loro energia riempire i nostri corpi quando attraversiamo il loro spazio.

Se vogliamo si può celebrare questa data in modo più rituale:
La vigilia del primo maggio accendiamo un piccolo fuoco all'aperto o (se desideriamo restare in casa o non abbiamo la possibilità di trovare uno spazio adatto) una candela rossa dicendo:
"Signore del Bosco porta i tuoi doni di fecondità perché la terra si desti dal suo sonno".
Poi si accendiamo un secondo fuoco a sinistra del primo (o una candela color verde) dicendo:
"Bella Signora della Terra, gioisci. Il Grande Cervo viene a cercare la sua sposa perche' l'estate è arrivata".
Poi passiamo in mezzo ai due fuochi per tre volte, salutando l'estate che è arrivata e gridando "Bel!".
Si medita sui misteri della fertilità, con riferimento sia al fiorire della Natura, sia alla nostra fertilità interiore.
Possiamo infine consumare ritualmente vino e dolci (lasciandone sempre una parte per la Madre Terra e le sue creature).
Sarebbe preferibile celebrare con altre persone o ancor meglio, col proprio partner.


Testi tratti e adattati da

ddrwydd - http://wicca.blog.excite.it
e:
http://www.umkc.edu/imc/mayday.htm
http://www.owlsdottir.com/calendar/festivals/beltane.htm
http://web.tiscali.it/aaab_it/altri.htm
http://www.ancientegypt.co.uk/menu.html
http://members.internorth.com/~wiccan/seasons/beltane.htm
http://web.tiscali.it/apicolturalazio/idromiele.htm
http://www.cybercomm.net/~grandpa/animals.html#B
http://digilander.iol.it/grayelf/home.htm
http://digilander.iol.it/grayelf/home.htm.
http://www.trigono.it/calendario_celtico/Festival/Beltane/index.htm
http://www.aostanet.com/occhiodiodino/Riti.htm


 

 

 






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