LUNA DI NASCITA
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I TRANSITI LUNARI





LA LUNA E I SUOI MITI
di Paolo Quagliarella

 
Selene
 
Ebe
 
Estia
 
Ecate
 
Demetra
         
                     
Afrodite
 
Persefone
 
Semele
 
Atena
 
Hera
 
Eos
         

 

LUNA IN VERGINE – DEMETRA


ecate  
Dea della terra, era protettrice dell’agricoltura e di tutti frutti da lei provenienti.
Figlia di Crono e di Rea e sorella di Zeus col quale si sposò ed ebbe una figlia Persefone.

Zeus, senza che Demetra ne fosse al corrente, aveva promesso in moglie Persefone ad Ade e mentre un giorno l’ignara fanciulla coglieva dei fiori, le si spalancò la terra sotto i piedi e cadde nel regno sotterraneo di Ade.

Demetra, saputo dell’inganno dal Sole, dopo aver vagabondato alla ricerca della figlia, furiosa decise di lasciare l’Olimpo e di vivere tra i mortali, dando a chi le offriva riparo nel suo vagabondare, i propri doni. Nel frattempo la sua collera aveva fatto si che la terra si inaridisse e non producesse più frutti.

Allora Zeus decise di incaricare Ermes di scendere nel regno di Ade e riportare Persefone alla madre. Ade acconsentì alla restituzione, ma prima di lasciarla andare le fece mangiare una melagrana.

Demetra riebbe sua figlia, ma dovette condividerla con Ade che ne avrebbe goduto per un terzo dell’anno, durante il quale sarebbe dovuta tornare nel suo regno sotterraneo. La melagrana che aveva fatto mangiare a Persefone fu lo strumento tramite il quale Ade si garantì il ritorno “stagionale” della propria sposa.

Vi sono altri tre miti minori riguardanti Demetra. Il primo si riferisce a Poseidone che invaghitosi di lei la conobbe seppure la dea si fosse trasformata in giumenta al fine di sfuggirgli.
Da questa unione nacque il cavallo Arione che fu di proprietà di Eracle e si diceva avesse il dono della parola (Properzio 2.34, 37).

Il secondo narra di Demetra che si era innamorata di un cacciatore cretese, Iasione, e che fece suo nell’isola di Creta, in un campo tre volte arato; da questa unione nacque Pluto, la ricchezza. L’ultimo mito, invece, risulta essere uno dei più tenebrosi, poiché riguarda la vendetta che la dea inflisse a Erisitone, la fame eterna, poiché il giovane aveva distrutto una foresta a lei sacra: il poverino alla fine si cibò delle proprie carni per poter sopravvivere.

La Luna nel segno della Vergine, a mio avviso, non è come hanno scritto alcuni astrologi una Luna “inaridita”.
Così come si può vedere dal mito di Demetra, è anzi una posizione che offre protezione e cura degli interessi propri e degli altri e che si rende conto della ciclicità della vita e della necessità di essere produttivi.


Nella sua forma negativa è chiaro che può portare anche all’autolesionismo e allo stress da produzione, tanto da fagocitare se stessi e chi si ha attorno pur di soddisfare i propri bisogni.
In Vergine troviamo il domicilio di Y, inteso come tempo ciclico e stagionale, Mercurio (riporta Persefone dalla propria madre), e Saturno (la terra arata, il solco).

 


Relazione di © Paolo Quagliarella
Tratta da www.altroroscopo.com e da www.convivioastrologico.it. Pubblicata per gentile concessione dell'Autore l'11 dicembre 2008.


Qualsiasi riproduzione, senza esplicito consenso dell'autore, è vietata.

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L'AUTORE

Paolo Quagliarella, Leone Ascendente Bilancia SI è laureato in Filosofia con una tesi su C.G. Jung e il pensiero astrologico.
Giornalista pubblicista iscritto presso l'albo di Milano si occupa di astrologia e personalità da circa diciotto anni e collabora con le riviste Sirio, Linguaggio Astrale e con il sito internet www.armonics.it.
È consulente astrologico.

paolo.quagliarella73@gmail.com
www.altroroscopo.com

 


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