Solo se non spegniamo il senso delle parole nel recinto del loro significato abituale,
l’astrologia avrà ancora molto da dire anche nel tempo del disincanto del cielo,
non tanto in ordine ai contenuti empirici, ma in ordine a quel modo di pensare che è un passare, un passare oltre,
attraverso l’analogia, in quella regione aperta dove la potenza del simbolo,
anche se non viene nominata, come quella del sole, è già in mezzo alle cose. *
Umberto Galimberti
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Fra tutti i dieci pianeti considerati in astrologia sino ad oggi, ognuno ha un corrispettivo mitologico, una associazione pianeta-mito ben definita, fuorché la Luna. Questo ci fa riflettere anche su possibili implicazioni archetipiche, ovvero: se tutti i pianeti hanno un corrispondente mito e la Luna non ne ha uno ben definito, ma molteplici, vorrà dire che è il pianeta che più si avvicina all’uomo, alle sue sfaccettature di personalità, ai suoi accadimenti interiori e non.
Poiché non viene “identificata” con un solo mito, non viene “chiamata” in una sola maniera (nominata), possiamo cercare di farle assumere il suo significato e di identificarne i miti in funzione dei segni che attraversa lungo l’arco dello zodiaco, attraverso la luce riflessa dal Sole che illumina stagionalmente questi ultimi e che fa si che le nozze alchemiche si compiano giorno per giorno per tutta la durata della vita di un individuo. L’individuo è appunto tale quando il principio supremo di unità e individuazione, il Sole e la Luna, molteplicità, si uniscono. Abbiamo così quattro piani di relazione soli-lunari:
1. I segni che hanno senso soltanto grazie al percorso del Sole e che anche la Luna attraversa. Un individuo che nasce ha il Sole e la Luna
in determinati segni e ciò evidenzia le nozze alchemiche che diventano rappresentazione archetipica e che quindi si concretizza nell’uomo.
2. La Luna Nuova. La vera conjunctio alchemica
3. La Luna Nuova in Leone in cui l’energia solare è doppia grazie al domicilio dell’astro diurno
4. La Luna Nuova in Cancro, in cui l’energia lunare è doppia grazie al domicilio dell’astro notturno.
Soltanto da queste prime righe comprendiamo la difficoltà nel comprendere cosa, ma soprattutto chi sia la Luna: quale divinità, olimpica e no, possa identificarla. Proprio perché, come si è visto nel punto 1, la Luna assume il suo più grande significato e si realizza nella nascita fisica di un individuo, a mio avviso, diviene importante cercare di identificare i miti lunari attraverso le simbologie che si evincono nel suo transito lungo i dodici segni dello zodiaco, cercare quindi delle divinità femminili olimpiche che rispecchino il significato della Luna nei dodici segni.
I Miti della Luna
Nel prosieguo dell’esposizione, oltre a raccontare i miti lunari, tratteggerò in pochissime righe il significato della Luna nel segno poiché ritengo che ognuno di noi, conoscendone la posizione nel propria tema, debba vivere archetipicamente il mito come meglio lo sente e lo attualizza nella rappresentazione delle propria vita. Non me ne vogliate, quindi, se parlerò pochissimo di Astrologia ma racconterò più che altro storie che rappresentano il percorso evolutivo delle nostre emozioni, ogni giorno e per sempre.
Non è detto che l’astrologia debba essere sempre strumento di indagine e di conoscenza, e che ci sia bisogno di un astrologo per l’interpretazione, ma a mio avviso è necessario che cominci a prendere le forme di uno strumento che permetta al consultante la rilettura della propria realtà emotiva e reale, delle proprie vicissitudini attraverso la storia raccontata dai simboli che forniscano una rinnovata struttura portante della personalità. Gli astri, infatti, nel loro peregrinare infinito raccontano le gesta e le storie degli dei, di quelle divinità che ognuno di noi ha dentro, raccontano la storia, l’epopea dell’ uomo.
* La casa di Psiche. Dalla Psicoanalisi alla pratica filosofica.
Umberto Galimberti. Feltrinelli 2005. Pagg. 219-220
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