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Divinità greca figlia di Perseo e Asteria era un titano, l’unico, per altro, a mantenere il potere anche sotto il dominio di Zeus.
Si diceva che essa fosse contemporaneamente Selene (in cielo), Artemide (sulla terra), Persefone (nell’Ade).
Ecate unisce in sé i tre regni in una sorta di fusione alchemica. Tra le sue gesta è da annoverare la ricerca di Persefone nel regno degli inferi che quando fu da lei trovata, rimase al suo fianco in qualità di amica.
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Ecate era considerata la Luna nera (Luna nuova), simbolo di morte, ma anche di punto in cui tutto rifluisce per poter prepararsi a rinascere. A lei erano associati i poteri oscuri e la stregoneria.
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Di primo acchito può sembrare una forzatura interpretativa unire il Leone (luminosità) a Ecate, ma a ben leggere il mito non è così. Il segno del Leone, proprio perché domicilio solare, simbolizza, quando la Luna è nel segno, le nozze alchemiche dei due luminari attraverso la nigredo (Scorpione): la putrefazione, per poi rinascere a nuova vita.
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Nei temi natale in cui la Luna è in Leone, si evidenzia in maniera forte la necessità di vivere le simbologie lunari o in maniera fortemente estroversa e appariscente o per un altro verso in maniera nascosta e dimessa.
Può capitare, infatti, che gli uomini con la Luna in Leone siano attratti dalla donna forte e appariscente, ma a lungo andare si sentano spodestati da quest’ultima e proiettino su di lei le loro frustrazioni di uomini devirilizzati.
Per le donne, invece, può accadere che siano egocentriche e appariscenti oppure che restino timide e nascoste, anche trasandate, pur di non dare nell’occhio, ma proprio nell’esagerazione di quest’ultimo modo di essere rivivono il lato leonino. |
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