La volontà non si studia, ma si esperimenta, si allena, si
rafforza. Noi tutti abbiamo una volontà, ma spesso non lo
sappiamo e non la utilizziamo, se non sporadicamente.
Dietro la parvenza di benessere diffuso della società contemporanea
si nasconde un crescente senso di disagio causato dalla attuale
grande sproporzione tra "i poteri esterni" e "i poteri
interni" dell'uomo: siamo capaci di scendere nelle profondità
dell'oceano e di lanciarci nello spazio, ma siamo ignoranti di quanto
avviene in noi stessi; controlliamo grandi masse di energia elettrica
con il movimento di un dito, ma siamo incapaci di gestire le nostre
emozioni, impulsi e desideri.
Per non diventare schiavi, ma padroni di quanto abbiamo conquistato
sinora dal punto di vista scientifico e tecnologico, occorre colmare
rapidamente il divario tra "fuori e dentro", sviluppando
le facoltà interiori, acquisendo nei confronti delle funzioni
psichiche (impulso, sensazione, emozione, pensiero, immaginazione,
intuizione e volontà), la stessa dimestichezza e capacità
di gestione che abbiamo raggiunto nei confronti del mondo esterno.
Tra i poteri interiori da risvegliare e attivare, fondamentale è
l'enorme forza della volontà umana. La volontà ha
la funzione di decidere che cosa si deve fare e quella di usare
tutti i mezzi necessari per realizzare ciò che ha deliberato,
perseverando nonostante tutti gli ostacoli e le difficoltà.
Occupa un posto centrale nella personalità dell'uomo, è
in intima relazione con il centro del suo essere, il suo vero io.
Il concetto di volontà è stato molto frainteso dopo
l'abuso nella ben nota età vittoriana, in cui era diventato
sinonimo di capacità di repressione dei propri istinti. Oggi
per volontà si intende la capacità di percepirsi come
"soggetto vivente", dotato del potere di scegliere, di
costruire rapporti, di operare cambiamenti nella propria personalità,
negli altri, nelle circostanze.
La volontà non si studia, ma si esperimenta...
La volontà non si studia, ma si esperimenta, si allena, si
rafforza. Noi tutti abbiamo una volontà, ma spesso non lo
sappiamo e non la utilizziamo, se non sporadicamente.
Un primo passo è rendersi conto che "la volontà
esiste", che esiste la libertà di agire, senza più
dover limitarsi a reagire agli stimoli e condizionamenti ambientali.
Un secondo passo è l'esperienza di "avere una volontà",
di fare uso, in prima persona, di questo margine di libertà,
proprio della natura umana. Sicuramente a tutti è successo
e anche più di una volta: ad un certo momento, forse nel
mezzo di una crisi, o di un pericolo, si ha viva ed inconfondibile
l'esperienza della volontà, della sua realtà, della
sua natura.
Non è un concetto, è un'esperienza, in cui si rivela
qualcosa che sentiamo venire dal centro interno del nostro essere,
in cui sentiamo di "esserci" intensamente, interamente.
In questi momenti è l'essenza stessa della nostra natura
che si rivela, sino a farci riconoscere, a poco a poco, che non
solo abbiamo una volontà, ma noi stessi "siamo volontà".
La nostra più vera natura, di esseri umani, è quella
di esseri dotati della libertà di contribuire alla creazione
della realtà individuale e circostante. Diventare consapevoli
di questo immenso potere di cui siamo tutti dotati è l'antidoto
più sicuro contro il rischio di diventare insignificanti
pedine di un gioco condotto da altri, e forse addirittura da quelle
stesse forze esterne che abbiamo l'illusione di dirigere.
Marcella Danon
Tratto da www.lifegate.it
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Magari pensi che
in questa foto il cane stia imitando il signore...
O che stia divertendo i ragazzi del liceo...vero?
Adesso guarda più da vicino...
E...
Hai colto il messaggio???
Faith (che, per chi non lo sapesse, in Inglese significa Fede,
Fiducia) si guadagna il rispetto...
Ed è caldamente benvenuta in ogni luogo...
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