Fisiologia al femminile di Micaela Balice |
Diversi ricercatori, in studi sul folklore,
sostengono che la tradizione assegni al mestruo la tendenza a manifestarsi
sempre verso una fase lunare precisa: la Luna Piena o la Luna Nuova.
Nelle donne giovani, le fanciulle, è più facile che avvenga
in Luna Nuova ciò per favorire con la Luna Piena (ovulazione) la naturale
fertilità femminile; viceversa nelle donne anziane o mature è
possibile che il mestruo si presenti in Luna Piena, invertendo la sinergia
con le forze lunari.
Una sinergia non è migliore rispetto l’altra ma le condizioni
possono mutare a seconda delle fasi emotive ed evolutive che attraversiamo
(e vedremo il comparire del mestruo spingersi verso la fase lunare opposta):
la comprensione di questo movimento è necessaria per analizzare il
nostro ritmo.
Utilizziamo gli spunti di Miranda Gray che, con la sua chiarezza, è
riuscita a dotare di strumenti interessanti le lettrici.
La Gray semplifica le due possibilità di ciclo mestruale con due tavole:
la prima fa riferimento al ciclo della Luna Bianca, ovvero quando il mestruo
avviene in Luna Nuova. Questo ciclo corrisponde alle fasi descritte, dove
la “fase della Strega” combacia con la Luna Nuova e con il Mestruo.
L’altra fase, chiamata dalla Gray della Luna Rossa, si presenta “capovolta”
rispetto alla precedente. La mestruazione non combacia col momento di sterilità
lunare ma col momento energetico più fertile: la Luna Piena. Questo
orientamento non è più espressione delle energie di procreazione
ma anzi la forza creativa della donna è tutta rivolta verso sé
stessa. Tale ciclo può essere associato alla “seduttrice”
e alla strega che si manifesta nelle notti di luna piena. Ovviamente non si
tratta di negativizzare questa fase, ma sicuramente essa può appartenere
a donne che stanno concentrando la propria attenzione sulla realizzazione
di sé, che vivono le relazioni affettive non con l’obbiettivo
di mettere su famiglia ma come gratificazione pulsionale, o che vogliono canalizzare
la propria creatività per sé stesse, magari nel lavoro.
Ovviamente le schematizzazioni proposte
dalla Gray sono solo indicative: le fasi descritte non hanno confini netti,
anzi sfumano l’una nell’altra e possono variare di ciclo in ciclo.
Ogni donna può però segnare su una tabella o un quaderno ciò
che prova nelle varie fasi. Schematicamente i “capitoli” delle
informazioni necessarie potrebbero riassumersi nei seguenti:
Fase della Strega Ciclo mestruale, segnare: Primo giorno del mestruo: data e posizione lunare (fase e segno astrologico) Tipologia del flusso (scarso, medio, abbondante) Dolore durante il ciclo (scarso, medio, forte) Durata del ciclo Umore - percezioni - sensibilità - sogni Atteggiamento verso gli altri Bisogno di isolamento: si/no Rapporto con la sessualità Rapporto col cibo |
Fase della Vergine Fase successiva a quella del mestruo, segnare: stato fisico tipo di energie: creative (voglia di fare, costruire) o conservative (voglia di riposare, meditare) Umore - percezioni - sensibilità - sogni Atteggiamento verso gli altri Bisogno di isolamento: si/no Rapporto con la sessualità Rapporto col cibo |
Fase della Madre Fase dell’ovulazione, segnare: sintomi: leucorrea, tensione al seno, addome gonfio… tipo di energie: creative (voglia di fare, costruire) o conservative (voglia di riposare, meditare) Umore - percezioni - sensibilità - sogni Atteggiamento verso gli altri Bisogno di isolamento: si/no Rapporto con la sessualità Rapporto col cibo |
Fase dell’Incantatrice Fase premestruale, segnare: sintomi: tensione al seno, addome gonfio, cefalee, mal di latesta, dolori alla schiena, nervosismo… tipo di energie: creative (voglia di fare, costruire) o conservative (voglia di riposare, meditare) Umore - percezioni - sensibilità - sogni Atteggiamento verso gli altri Bisogno di isolamento: si/no Rapporto con la sessualità Rapporto col cibo |
Considerando ogni fase della durata di all’incirca una settimana, questa
traccia di per sé è già indicativa e sufficiente a raccogliere
una serie di dati significativi. Ciascuna donna potrà evidenziare ulteriori
variabili che le interessano. Ad esempio vi è inserito “rapporto
col cibo” perché spesso le donne hanno un pessimo rapporto col
proprio corpo: si vedono enormi e grasse anche quando non lo sono ma soprattutto
non sono assolutamente consapevoli che quando si vedono “brutte e obese”
è facile che si trovino in una particolare fase mestruale, sovente
quella tra l’ovulazione e il successivo mestruo, dove il corpo si rigonfia
e trattiene e vanno in circolo ormoni dal vago sentore depressivo. Non è
necessario fiondarsi a fare diete o a prendere pasticche “brucia grassi”
quando in realtà si è gonfie di liquidi che si libereranno normalmente
entro una decina di giorni. A quel punto sembrerà che il rimedio abbia
funzionato, peccato che al ciclo successivo tutto si ripresenterà,
compresa la frustrazione e depressione relativa.
Invece la consapevolezza che il ciclo è composto anche di una fase
di rigonfiamento normale e fisiologica magari non rende estremamente felici
ma dà l’opportunità di conoscere e di sapere come il proprio
corpo si trasforma. Si può allora imparare ad accettare il corpo e
a dialogare con lui: se si sa che il rigonfiamento è fisiologico la
serenità con cui questa fase viene accolta farà in modo che
l'organismo non tenda al ristagno e si liberi non appena possibile di tutti
quei liquidi trattenuti. Pertanto la fase “mongolfiera” durerà
poco, non intaccherà particolarmente l’umore e consentirà
al corpo di liberarsi con facilità anche di altre tossine senza trattenere
più nulla.
Le donne sono trattenitive di natura: hanno spesso addomi gonfi e tanto duri
quanto è il tempo che trattengono emozioni, pensieri, sentimenti, paure,
dolori, sogni etc… tutto chiuso nello scrigno del ventre che ha paura
di partorire nuove idee e fa ristagnare ogni cosa con gli effetti immaginabili:
gonfiore addominale, flatulenza, dolore lombosacrale, mestrui dolorosi e sballati,
depressione (tossine che circolano fino al cervello!), scarsa energia, frustrazione
etc…
Tornando allo schema proposto, lo stesso discorso
fatto per il cibo vale anche per altre variabili, in generale questo lavoro
serve per esplorare quale ritmo (fisiologico, umorale, energetico…)
ha il proprio corpo e come questo si manifesta. Se, per esempio, una donna
soffre di cefalea premestruale saprà che il suo corpo le sta dicendo
esattamente quello: “preparati che arriva il ciclo”. Restare
serena, rilassarsi, magari rimandare degli impegni alla settimana successiva
(anche più carica energeticamente) sarà ottimale per ammortizzare
la sindrome premestruale e permettere al mestruo di scorrere con naturalezza.
Ovviamente il lavoro di osservazione e registrazione, perché abbia valore, va svolto per un tempo lungo, almeno un anno, prima di tirare le somme, tenendo in considerazione che si è “vive” pertanto si cresce, si cambia e ci si evolve continuamente ed, anche, si invecchia! |
Variazioni nell’andamento generale
del ciclo possono indicare cambiamenti interni e maturazioni personali: se
si tende ad avere un ciclo della Luna Bianca (mestruo in Luna Nuova) e poi
questo si sposta verso la Luna Rossa (mestruo in Luna Piena) potrebbe essere
indice che nella propria vita, dopo essersi dedicata tanto alla famiglia e
ai figli è nato il bisogno di dedicarsi a sé stessa e rivolgere
la creatività verso l’interno.
Questo lavoro può anche farci conoscere meglio la nostra interiorità:
scoprire quando abbiamo voglia di darci agli altri o di rinchiuderci in noi,
di creare ed investire le energie oppure di riposare, pensare, caricarci;
può essere importante per vivere meglio quella che viene definita “lunaticità”
e che sfocia nell’ “isteria femminile” di freudiana memoria.
Abbiamo cercato troppo a lungo di nascondere il nostro "lato lunatico",
di livellare l’umore perché per la nostra società è
“disdicevole” essere così volubili… ma ogni livellamento
in tal senso si ripercuote su qualcos’altro: si può diventare
tanto chiuse e rigide da dominare con asprezza i nostri cari e “far
pagare loro” col contagocce ogni nostra rinuncia; oppure trasformarsi
in “amabili madri sempre presenti e sorridenti” ma con dolori
fisici ovunque ed in particolare alla schiena, dolori che supplicano “io
mi prendo cura di voi ma qualcuno si decide a prendersi cura di me per favore?”.
Ed è un errore, perché invece è opportuno che sia la
donna ad aiutare intanto sé stessa col rispetto dei prorpi ritmi, affinchè
riesca a donare serenità e salute anche ai prorpi cari e al piccolo
mondo che la circonda.
Ma perché è così difficile per la donna accettare la
propria lunaticità? La mutevolezza è stata associata in passato
alla donna frivola, la cantante o ballerina che sia, andando indietro nel
tempo alla prostituta, che ci conduce sempre più indietro nel tempo,
alla sacerdotessa della Dea Madre e alle ierogamie (unioni sessuali sacre),
colei che conosceva l’arte del femminile in tutti i suoi aspetti.
Demonizzare la sacerdotessa e la Dea che essa rappresenta aveva lo scopo di
demonizzare gli aspetti naturali del femminile che segnavano il potere, ovvero
l’ “io posso” della donna all’interno della società.
©
2007 Testo di Micaela Balice, www.strie.it
Qualsiasi riproduzione, senza esplicito consenso dell'autrice, è vietata.
Pubblicato
su www.ilcalderonemagico.it il 13 giugno 2007
L'AUTRICE Micaela Balice,
dottoressa in pedagogia, naturopata, specializzata in Fiori di Bach
ed Erboristeria Popolare. |
Bibliografia
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– tracce e percorsi a partire da Jung”, V, 7/8, 1999
M. BALICE, Il calendario rituale contadino: il ciclo della vita nel Casalese
(Tesi di laurea, A. A. 1993/1994, Corso di Laurea in Pedagogia, Università
degli Studi di Torino) – visionabile c/o Biblioteca Municipale Casale
Monferrato - Al
M. BILIMOFF, Enquête sul les plentes magiques, Editions Ouest-France,
2003
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IMMAGINI DI RENÈ
MAGRITTE
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Les Eaux profondes, 1941
Homage to Magritte by Ron Scott
Magie Noire, 1933
Les Liaisons Dangereuse, 1936
The March of Summer, 1938
tratte
da:
Magritte – I classici dell’Arte, Rizzoli Skira
http://justhurd.net/weblog/?itemid=136#works
http://www.oceansbridge.com/art/customer/home.php
http://www.qfx.com/gallery.html
http://www.bloggers.it/Peterpan/index.cfm?blogaction=archive&file=blog_4_2006.xml
http://www.ks-wiedikon.ch/fachk/it/cineclub/fate.html
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