Io sono la Dakini Nera, Dea del Vuoto
Sono cielo notturno privo di stelle,
lago senza alcun riflesso.
Quando assumo sembianze umane, il mio aspetto è minaccioso
Con pelle e capelli nero-blu
E gioielli d'ebano e giaietto

In un cielo d'un profondo blu zaffiro
siedo su un loto dai petali d'oro,
e dal cuore di velluto nero
Quando ho due braccia, impugno il vajra e la campana
Quando ho quattro braccia, porto con me anche cappio e pungolo,
Nella mia forma a sei braccia, aggiungo l'ascia e il mala.

Le mie vere fattezze risiedono nelle profondità dello spazio,
nelle vaste estensioni del silenzio
Ma al suono di HUM, io emergo
nella forma di un nero vajra rotante bordato d'oro
Intorno a me molteplici HUM, come grani di un rosario,
vorticano ed esplodono, scagliando perle di luce blu
in ogni direzione.

Sono chiamata con molti nomi.
Come Nairatmya, sono l'oscuro volto del Vuoto,
onde su un oceano senza luce.
Sono la Dea dalla testa di corvo, colei che vola in alto,
dal piumaggio nero, verde, blu e violetto
Sono la nera Dea della morte
che tiene il mondo tra le sue braccia.
Al mio ritorno alle acque profonde
sono la madre che genera i propri figli dal nulla oscuro,
che osserva le loro vite e le loro morti.

Io sono l'emanazione irata di Vajra Dakini,
dal cristallo arcobaleno
e sono anche la sua origine dal vuoto oscuro.
Danzo col mio Bhairava
ai battiti del cuore dell'universo
E dalla nostra danza scaturiscono milioni di comete vorticanti
che divengono i guardiani dei mondi del vajra
Quando la danza si ferma, le comete fanno ritorno
E l'universo è riassorbito nei nostri passi

Io creo dal vuoto e richiamo le cose perché ritornino
strappo via ogni forma e ogni attaccamento
Le mie unghie squarciano i legami
i cui frammenti danzano ai venti del prana.
Sono queste le mie bandiere di preghiera, e gli stendardi delle mie guerriere
Coloro che spargono i brandelli del karma
Ai venti del vuoto
Per dar vita alla danza dei mondi

Posso aiutare l'aspirante, ma sono pericolosa
perché lo priverò di tutti i suoi possedimenti.
Se lui vi rinuncia volentieri
danzeremo insieme nelle loro ceneri
Ma se vi aggrappa
perderà la mente e il cuore

Io ricerco solo coloro che sono pronti per la piena liberazione.
Lasciatevi tutto alle spalle e troveremo la bellezza
nel vuoto che rimane.






Tratto da www.buddhanature.com, traduzione di Valeria Trisoglio per Il Calderone Magico




* "Una dakini è una ‘danzatrice del cielo’: l’emanazione femminile, dinamica e danzante, di una mente illuminata. Non c’è nessuna differenza tra un essere illuminato e una dakini. La dakini è una donna che è riuscita a superare tutti i sentimenti negativi. In generale la donna ha sentimenti più forti di quelli di un uomo, in tutto, e per lei superarli è più difficile: se ci riesce diventa una dakini".

(Da una intervista ad Ani Jangsem, monaca anziana del Khachoe Ghakyil Ling,
monastero del Nepal, tratta da http://www.stringer.it)

 




Immagine
: collage digitale di Maria Giusi Ricotti










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