CHANG O Testo e ricerca di Maria Giusi Ricotti |
Chang O, dea cinese della luna, è conosciuta anche come Chang-o, Heng-E
o Heng-O Hêng Ô, Chang E, T'ai-yin Huang-chin. Yuehfu Ch'ang Ô
(Chang Ô del Palazzo della luna).
Chang O vive in solitudine sulla luna, passeggiando e meditando sotto un albero
di cassia in compagnia di una lepre.
E arrivata lì in seguito a una curiosa vicissitudine, che la
vede protagonista quasi suo malgrado...
CHANG O NEL MITO
Cera una volta in Cina un arciere famoso,
Hou Yi, che con le sue frecce era imbattibile. Hou Yi era sposato a Chang-O,
una donna bellissima e curiosa.
In quel tempo vivevano nel cielo Dieci Soli, figli dellimperatore della
Cina, generati per illuminare la terra ma, per ribellione al padre, si erano
avvicinati troppo e avevano circondato il pianeta per indurla a bruciarsi
minacciando la sopravvivenza dell'umanità.
L'imperatore, visto il pericolo, convocò Hou Yi e gli chiese di prendere
provvedimenti: Hou Yi scoccò nove delle sue infallibili frecce e uccise
tutti i Soli meno uno che, intimorito, promise di continuare a illuminare
e riscaldare la terra senza bruciarla.
Al completamento delloperazione, limperatore soddisfatto ricompensò
Hou Yi con una pillola, elisir di vita eterna e essenza di divinità.
Nel dargliela si raccomandò: "Non devi prendere subito questa
pillola, prima preparati con la preghiera ed il digiuno per un anno".
Hou Yi, occupato con altre imprese urgenti, rimandò la questione e
nascose la pillola nella sua casa, sotto una trave del tetto prima di allontanarsi.
Mentre il marito era assente, Chang O notò un alone di luce bianca
proveniente dalla trave. Attratta dalla luce e da un profumo fragrante, scoprì
la pillola, la guardò e la portò istintivamente alla bocca ed
immediatamente, trasformata in creatura soprannaturale, iniziò ad innalzarsi
nel cielo.
In quel momento suo marito che rientrava a casa, vedendola levitare, realizzò
che cosa era accaduto si infuriò e cominciò a rimproverare la
moglie, cosicché lei impaurita continuò a volare sempre più
in alto. Hou Yi non aveva che un modo per fermarla, ma non ebbe cuore di scoccare
una freccia su di lei. Chang O arrivò sulla luna affannata e senza
respiro, e tossì, così che una parte della pillola cadde dalla
sua bocca.
Sulla superficie lunare, gelida e inospitale, vi erano solo un albero di cassia
e una lepre. Chang-O allora, pensando a ciò che aveva fatto e a Hou
Yi rimasto sulla terra, diede il frammento di pillola alla lepre e le comandò
di prendere pestello e mortaio e fabbricare un'altra pillola da rinviare a
terra a suo marito.
In seguito Hou Yi, diventato finalmente anchegli immortale e divino
costruì un palazzo nel sole come Yang (il sole / principio maschile)
e Chang O costruì un palazzo lunare come Yin (la luna / principio femminile).
Una volta al mese Hou Yi visita sua moglie.
La luna è piena e più bella in quella notte, molto più
brillante.
Il resto del tempo Chang O lo passa in solitudine e contemplazione, con la
sola compagnia della lepre-coniglio.
A volte, la dea quando beve un certo tipo di rugiada lunare, si trasforma
in un rospo repellente, con tre zampe (che rappresentano le tre fasi lunari).
In alcune versioni di questa leggenda, Chang O sottrae consapevolmente la
pillola che spetta al marito e rimane esiliata sulla luna per punizione del
suo irresistibile desiderio di divinità.
IL BISOGNO DI CRESCERE
Ch'ang Ô, la dea cinese della luna, finisce
esiliata a causa del suo desiderio di ottenere la divinità. Con una
lepre bianca come sua unica compagna, spende il suo tempo solitario nella
contemplazione.
Questa dea è lemblema della necessità femminile di andare
dentro, scavare nel profondo, guadagnare conoscenza, seguire la propria essenza
divina anche a dispetto delle conseguenze che questa opera di scavo
interiore può produrre.
Nella società moderna la vita della donna diventa sempre più
complessa. La realizzazione femminile, lindipendenza, la conquista del
mondo del lavoro (mondo che è, nel terzo millennio, ancora fondamentalmente
strutturato secondo i principi Yang/maschili), sono fattori che il più
delle volte non sostituiscono ma si sommano alle responsabilità tradizionali.
Le donne vivono cercando di conciliare, in un perenne stress, le loro molte
responsabilità.
In questo stato di costante e frenetica attività è facile che
la pressione di mille interrogativi riposti nel profondo emerga ancora più
forte e che le donne, già portate per natura allintrospezione,
al fine di non restare totalmente annientate dal super-fare, inizino un percorso
di comprensione del loro essere più profondo.
E un desiderio non tacitabile, quello della crescita femminile, e chi
lo vive sa bene che non cè niente altro da fare che assecondarlo
e seguire il proprio percorso.
Ma la crescita interiore femminile comporta sempre la trasgressione dei ruoli
tradizionali imposti dalla società, che siano dovuti ai carichi famigliari
o alla sottomissione damore.
Nelle società patriarcali/tradizionali la donna ruba una
pillola di consapevolezza ogni volta che si concede uno spazio di crescita
personale.
Solitamente viene censurata per il suo desiderio di crescita, indipendentemente
dai risultati raggiunti. Anzi, soprattutto se si raggiungono dei risultati,
avviene che il progresso della donna sia accolto con diffidenza.
E paradossale che ciò accada ancora - seppure in modo strisciante
- anche nella società occidentale, dove non si fa che parlare di parità
e di pari dignità dei sessi e si guarda al resto del mondo
con senso di sufficienza.
Anche nel recente 2004 la chiesa cattolica, con una lettera dellallora
cardinale Ratzinger ai vescovi, sulla collaborazione delluomo e della
donna (di cui alcuni passi sono citati qui di seguito fra virgolette) ha sottolineato
che la donna esiste primariamente per laltro da sé. Tutti conoscono
la vecchia storia in cui Eva coglie il frutto dellalbero della conoscenza
del bene e del male e viene punita per il suo gesto più del suo compagno:
Nelle parole che Dio rivolge alla donna in seguito al peccato, si
esprime, in modo lapidario ma non meno impressionante, il tipo di rapporti
che si instaureranno ormai tra l'uomo e la donna: 'Verso tuo marito sarà
il tuo istinto, ma egli ti dominerà' (Gn 3,16). Sarà una relazione
in cui l'amore spesso verrà snaturato in pura ricerca di sé,
in una relazione che ignora ed uccide l'amore, sostituendolo con il giogo
della dominazione di un sesso sull'altro.
Ecco, la mela è come la pillola: Eva e Chang-o ne riconoscono subito
il valore, la mangiano per prime e sono loro a proporla al compagno e - molto
più del compagno - vengono punite: Eva con la sottomissione, Chang
O con la solitudine.
Ma perché alle donne viene attribuita una colpa maggiore?
In nome di tutte le società patriarcali e tradizionali la risposta
ce la dà la stessa lettera di Ratzinger, sopracitata: Tra
i valori fondamentali collegati alla vita concreta della donna, vi è
ciò che è stato chiamato la sua 'capacità dell'altro'.
Nonostante il fatto che un certo discorso femminista rivendichi le esigenze
'per sè stessa', la donna conserva l'intuizione profonda che il meglio
della sua vita è fatto di attività orientate al risveglio dell'altro,
alla sua crescita, alla sua protezione.
Come dire che non è previsto uno spazio di crescita personale non strettamente
finalizzato al supporto dellaltro.
La donna può crescere solo strumentalmente; se decide di
farlo per sé stessa e non per incrementare il ruolo insostituibile
della donna in tutti gli aspetti della vita familiare e sociale che coinvolgono
le relazioni umane e la cura dell'altro , viene tacciata di egoismo
ed ambizione, caratteri che al femminile riscuotono la sola eco negativa.
LUNIVERSO MASCHILE
Per i maschi è diverso.
I nostri Hou Yi hanno sempre garantita lopportunità di scegliere
se aprirsi al discorso interiore (cadere per crescere / Hillman) oppure aprirsi
al mondo, al fare, al costruire senza troppe operazioni di scavo.
La scelta di crescita è sempre rispettata nel maschio e vi è
una grande saggezza in questo.
Qualcuno deve fare
qualcuno deve costruire, qualcuno la
deve guadagnare quella benedetta pillola e, per farlo deve saper scoccare
le frecce anche sui Nove Soli di troppo, che pure sono creature di luce assoluta,
e se si sta lì a pensarci con troppa "anima femminile" non
trova il coraggio di abbattere.
Ognuno ha il suo ruolo, e la pillola Hou Yi se la è guadagnata alla
grande.
Non solo: se lui lavesse mangiata Chang O non avrebbe potuto riconoscerla,
nemmeno prenderla per sé...
Il mondo maschile in occidente ha il suo valore attivo che non va mai dimenticato
e che è immensamente prezioso anche per la crescita femminile. Non
a caso quando la Dea Luna arriva al plenilunio e, secondo la leggenda, il
Dio Sole si congiunge con lei, la sua luce diventa più brillante e
si realizza la vera danza delluniverso, lunione radiosa delle
polarità. Lunione con il maschile rende il femminile più
bello e brillante. Le donne innamorate splendono.
Non è negando i valori maschili che si ottiene ciò che spetta
in riconoscimento alla nostra femminilità. Dobbiamo invece sforzarci
di crescere accettando le modalità maschili (finchè sono accettabili
e non ci prevaricano). Mentre, giustamente rivendichiamo il nostro spazio
vitale dobbiamo rispettare i percorsi che si snodano su tracciati differenti,
osservarli, come ha fatto Chang O, e cogliere le occasioni.
LA MALINCONIA FEMMINILE
La donna paga da sempre un prezzo amaro per il suo desiderio di crescita.
La crescita femminile può essere nel potere spirituale, come quella
di Chang-o, o nel potere materiale come quella di Xu Mu, principessa cinese
e condottiera, raccontata in un bellissimo articolo di Barbara Bennett Peterson
sulle donne cinesi che furono protagoniste della storia del loro paese:
Cerano principesse, diplomatiche, insegnanti, artiste,
filosofe, poetesse, danzatrici, madri modello, mogli modello, consigliere
politiche, guerriere, scienziate e artigiane, fra molte altre. La caratteristica
centrale del loro messaggio era che servivano da esempi morali. Cioè
funzionavano come modelli di ruolo e come archetipi culturali ideali.
La lezione fondamentale di queste storie era che le donne, per svolgere
le loro più alte mansioni morali, non potevano essere semplicemente
figure passive e obbedienti. Il comportamento virtuoso richiedeva l'azione.
Soltanto tale aggancio attivo poteva conservare lonore della famiglia
e sostenere il mandato del cielo.
Fra loro vi era la poetessa Xu Mu (VII sec. a.C.), che difese il suo
regno natale Wei dallaggressione della gente dei Di, radunando e comandando
i suoi fratelli per difendere con successo la sua sede ancestrale.
Il poema più famoso di Xu Mu suggerisce la tensione che visse nellassumere
le funzioni che, per tradizione, sarebbero state competenti al marito ed ai
fratelli; mentre Xu Mu torna vittoriosa verso la città natale che ha
salvato con coraggio e determinazione, pronuncia:
Le ruote girano veloci, il cavallo trotta:
io torno da mio fratello in Wei.
Una lunga lunga strada ha percorso il carro
verso Caoyi, la mia terra per restare.
I signori che mi seguono a lungo e da lontano,
non hanno causato nessuna preoccupazione.
Benché possiate giudicarmi con severità,
dal mio corso non devierò.
In confronto alla vostra visione limitata,
non vedo lontano e chiaro?
Benché possiate giudicarmi con severità,
non potrete mai raggiungere i miei passi.
In confronto alla vostra visione limitata,
non sono saggia a mio modo?
Ho scalato le altezze di A Qiu,
ho raccolto erbe da sola sul pendio.
Tutte le donne sono inclini a dispiacersi
di dover seguire un percorso proprio.
La gente di Xu ancora mi condanna:
tale ignoranza non ha mai avuto uguali.
Cammino la terra dei miei padri,
i campi del frumento sono verdi e ampi.
Dirò al mondo del mio dispiacere,
tutti gli amici saranno dalla nostra parte.
Ascoltate signori e nobili,
non accusate così la mia determinazione!
Cento schemi potete evocare,
nessuno si abbina al percorso che io conosco.
LE CONTRADDIZIONI E I DISPIACERI DELLA CRESCITA AL FEMMINILE
Ogni donna moderna, inserita nella società, leggendo i versi di Xu
Mu può riconoscere la malinconia che li ha espressi quasi quattromila
anni fa.
Qualche progresso da allora è stato fatto, e non tutte - oggi - ci
dobbiamo forzatamente ribellare per seguire il percorso che ci è proprio
e che ci chiama. Dopotutto ora, nel mondo occidentale abbiamo libertà
di movimento, di istruzione ed anche altro
Ma spesso, mentre raccogliamo da sole le erbe sul pendio, ci capita
di ritrovarci ancora, malgrado tutto, lontane o incomprese da chi amiamo.
A volte sentiamo che è lambiente che non ci approva, ma talvolta
il nostro rammarico è nei confronti del sesso opposto, del nostro compagno
perplesso.
Talvolta abbiamo la sensazione che luniverso maschile non condivida
la nostra tipica urgenza di scavo interiore profondo. Succede nel cammino
personale di consapevolezza, nella pratica religiosa o spirituale ma anche,
più comunemente, nel dialogo di coppia. Ci chiediamo se dietro il nostro
Hou Yi occupato con altre imprese urgenti si nascondano disinteresse,
pigrizia o inconfessata paura, e osserviamo, ahinoi, che è difficile
ai maschi avviare dei percorsi in direzione dellosservazione interiore.
Probabilmente il disagio nel trovarsi a fronteggiare la propria ombra è
maggiore: in un piano di accrescimento di consapevolezza i maschi hanno di
più da perdere rispetto alle loro compagne, nel mettersi in gioco:
più potere, più certezze, più privilegi intellettuali
e materiali.
Chiunque si decida a frequentare uno dei tanti corsi, seminari o incontri
che fioriscono in questi tempi di Nuova Era può toccare con mano la
preponderante presenza femminile. Così alle conferenze, alle lezioni
delle università della terza età, agli incontri religiosi, a
qualsiasi occasione in cui largomento graviti verso il mondo interiore.
Per fare un esempio, tra gli adepti della religione Wicca (dove il potere
è potere interiore e inevitabilmente si scava dentro sé
stessi tra le luci ed ombre del profondo) sono rappresentate tutte le preferenze
sessuali, senza discriminazione, ma la minoranza appartiene indubbiamente
ai maschi eterosessuali.
Così avviene che (tranne per poche privilegiate dal destino che hanno
per compagno un raro esemplare di maschio dedito allintrospezione e
possono affrontare un cammino interiore anche come coppia) molte donne eterosessuali
sul sentiero di crescita possono realizzare un confronto quasi esclusivamente
con le loro simili.
Hou Yi è rimasto indietro, lontano, separato. Se siamo fortunate ci
incoraggia e non si oppone. Non scocca la sua freccia micidiale contro di
noi. Difficilmente vuole sapere dove siamo, cosa stiamo scavando a mani nude
nella terra del nostro orto. Inorridisce allidea che gli chiediamo di
mettersi a scavare con noi.
E noi, che come femmine impavide talvolta siamo proprio delle scellerate,
invece glielo chiediamo, di scavare nella terra, guardare sotto la nostra
e la sua pelle.
Di solito è fuga...
LA PILLOLA DI CHANG O
A questo punto della storia Chang O ha già inghiottito la pillola;
il marito è rimasto indietro (affari urgenti lo hanno chiamato in ufficio,
la crescita è rimandata).
La moglie è stata più veloce, ha colto lopportunità,
si è fatta guidare dal suo istinto sicuro, ha osservato, fiutato e
ha trovato molto presto la pillola nascosta. Ne ha intuito il valore e lha
fatta sua. Non poteva farne a meno: la sapienza e lintuizione di mille
donne erano dentro di lei. Lurgenza della consapevolezza le ha indicato
come agire.
Adesso vola verso la luna e lui rimane indietro. Lei è una Dea, eppure
la voce del marito che la sgrida la spaventa ancora.
La voce più dolce del marito che la chiama, la sentirà dopo,
struggente, nel suo cuore, quando è già immersa nel silenzio
algido della luna e si chiede come rimediare al suo gesto, necessario ma scellerato,
che l'ha lasciata sola.
E allora che ordina alla lepre-coniglio di ricavare, dal frammento di
pillola che ha tossito, una nuova pillola per lui, per mandargliela sulla
terra, perché anche lui diventi un Dio, come lei è una Dea,
e possano insieme riprendere a danzare la danza del mondo, dellamore,
della vita dello Yin Yang, della Luna e del Sole.
Questo è linsegnamento di Chang O: non possiamo condividere tutto
con il nostro compagno. Lui ha i suoi tempi, i suoi affari urgenti, i suoi
interessi e le sue modalità molto diverse dalla nostra, per crescere.
La nostra strada è solo nostra e va percorsa comunque, che lui sia
al nostro fianco o rimanga indietro o vada altrove. Ma non lo dobbiamo mettere
da parte, né lo possiamo costringere né per amore, né
per forza - a percorrere un sentiero che non sente e che non è suo.
La nostra femminile smania di condivisione non la possiamo esercitare su di
lui. Dobbiamo trovare altre occasioni. E solo dopo, quando saremo abbastanza
avanti nel percorso personale, sapremo intuire qual è il frammento
della nostra consapevolezza che possiamo trasmettere a lui, il frammento giusto,
quello che lui saprà accettare e sarà il seme trasformazione
interiore comune (se è destino che ve ne sia una).
Capire qual è la parte della nostra consapevolezza che è giusta
da condividere nel rapporto di coppia non è facile. Per questo è
necessario continuare a camminare per crescere ancora, meditare e contemplare
per essere più sagge.
Anche se la luna su cui siamo arrivate con fatica è inospitale
e solitaria. Anche se qualche volta la rugiada che si trova lì è
così tossica che ci trasforma in brutte rospe a tre zampe, lunatiche
e (apparentemente) instabili.
Alla fine, nel giorno della pienezza (il plenilunio), lui tornerà a
trovarci, come divinità riconosciuta, e la luce che ci scambieremo
sarà totale: Yin & Yang.
MEDITARE CON CHANG O
Chiamate Chang O quando il cammino vi risulta difficile. Chiamatela anche
quando vi sentite sole o incomprese.
Chiedetele di insegnarvi la contemplazione, di concedervi la serenità.
Chiedetele di guidarvi quando sentite che state sbagliando nella comunicazione
con il vostro compagno.
Ma chiamatela anche quando volete celebrare il vostro amato e vi sentite piene
come la luna. Chiedetele di far sentire a lui, sempre così indaffarato
o distratto, la profondità dei vostri sentimenti. Chiedetele di farvi
trovare le parole per ringraziarlo dei raggi che vi fanno splendere ancora
di più.
Chiedetele di ispirarvi nel celebrare con lui la vostra essenza di amanti.
Nelle sere di luna piena cercate di intravedere la forma della lepre-coniglio
disegnata sulla luna. Il coniglio, in molte culture, è una creatura
permeata di forti simbologie magiche. In varie religioni è consolidato
un binomio tra il coniglio e la Luna, la notte. Come Chang O, Ix Chel, Dea
della Luna nella mitologia Maya, veniva spesso raffigurata con un enorme coniglio
tra le braccia.
Proprio in ragione della sua mitezza e mancanza di belligeranza, la lepre
riesce spesso a trovare la strada, dove un attacco più" diretto e ostinato
porterebbe al disastro. Questo aspetto di gentilezza animale corrisponde ad
uno dei molti aspetti della natura femminile, che è lesatto opposto
degli impulsi felini rappresentati dai leoni e dalle pantere della Dea. La
natura femminile lunare è sia luce che oscurità e la luce della
luna, a differenza di quella del sole, è morbida e calma.
RITO CON CHANG O
Il rito, da eseguire preferibilmente in solitudine è interamente
tratto da Larte della Magia di Phyllis Curott, Sonzogno.
Questa pratica magica è nata per essere eseguita in solitudine (...).
Sarebbe bene che la vostra prima esperienza della Luna avvenisse all'aperto,
sotto i suoi raggi. Se dovete lavorare al chiuso, cercate di farlo in modo
da poter vedere l'astro da una finestra.
In una notte di Luna Piena, andate in un luogo sicuro e tranquillo. Se ne
avete la possibilità recatevi vicino a un corso d'acqua e portate con
voi una piccola bottiglia vuota che alla fine riempirete; va bene anche una
grande bacinella e abbastanza acqua per riempirla. Se siete donne, fate attenzione
alla fase dei vostro ciclo in modo da sintonizzarvi più profondamente
con la Dea. Le vostre energie sono calanti, crescenti o piene? Sono in sintonia
con quelle della Luna?
Non dovete preparare l'altare. Formate il cerchio in un luogo da cui riuscite
a vedere l'astro e il suo riflesso nell'acqua. Se usate la bacinella, sistematela
al centro dei cerchio in modo da poter vedere il riflesso.
La prima volta che officiate il rito, restate seduti. Osservate il sentiero
di luce argentea formato dal riflesso sull'acqua. Spalancate le braccia e
chiedete alla Dea di essere con voi.
Potete dire:
Bellissima Dea della Gloriosa Madre Luna, in nome di tutto ciò
che è sacro, io ti invoco. Per il sangue della vita che scorrerà/scorre/è
scorso (a seconda dei vostro sesso e della fase della vita in cui vi
trovate) attraverso di me, che la tua luce scintillante scorra dentro
di me, che la tua bellezza e il tuo potere scorrano dentro di me, che la tua
saggezza e la tua grazia scorrano dentro di me.
Ma non usate le mie esatte parole, bensì quelle che vi sgorgano spontanee
e ispirate dal cuore.
Parlando, seguite il Sentiero della Luna, percorrendo con lo sguardo il sentiero
di luce, iniziando dal riflesso sull'acqua e, su, su, fino in cielo. Intanto
dite:
Grande Dea della Luna d'argento, nel tuo specchio di luce brillante,
cerco un dono e una benedizione. Cerco il dono della vista interiore. Benedicimi
con il tuo potere". (Oppure esprimete un altro vostro desiderio.)
Ripetete il verso dolcemente finché non vi sentirete aprire alla presenza
della Dea. Quando la sentirete vicina, lasciatevi sommergere dalle sensazioni,
dalle immagini e le parole che nasceranno spontanee.
Vi potrebbe capitare di perdere il senso del tempo o di sentirvi girare la
testa. In questo caso, respirate lentamente.
Fatevi riempire dalla Dea. Potreste percepirla come una presenza, una voce
che vi giunge da molto lontano o che vi circonda. Potreste sperimentare una
potente esplosione di emozioni o l'aumento dei livello" di energia. Quando
sentite la Dea allontanarsi, incrociate le braccia davanti al petto, sui cuore.
Fate grounding: posate le mani sulla terra e scaricate ogni eccesso di energia.
I più esperti, invece, dovrebbero scaricare le energie nell'acqua.
Dopo questa esperienza, è possibile che vi sentiate in qualche modo
storditi e infreddoliti. è importante completare il grounding mangiando
e bevendo qualcosa (mai niente di alcolico) e coprendosi con un indumento
caldo.
Probabilmente avrete ricordi nebulosi e non sarete in grado, o non avrete
voglia, di camminare e parlare. I sensi potrebbero essere particolarmente
acuti e sensibili e magari vi capiterà di sentirvi sopraffatti da profondi
sentimenti d'amore e reverenza.
Potreste ricordarvi tutto quello che è accaduto nitidamente oppure
assolutamente niente, cosa molto comune. Scrivete tutto ciò che riuscite
a rammentare.
Riempite la bottiglia con l'acqua illuminata dalla Luna, quindi sollevatela
verso il cielo e guardatela attraverso il vetro e il liquido trasparente.
Quella che tenete tra le mani è l'acqua consacrata e caricata con l'energia
lunare, che userete durante le vostre magie (per esempio nella cristallomanzia).
Quando siete pronti, ringraziate la Dea per la sua visita e chiudete il cerchio.
E possibile che le vostre sensazioni durante il rito siano molto intense
oppure appena percettibili, anche se il potere della Luna Piena in un paesaggio
naturale solitamente produce effetti notevoli. Potete ripetere l'esperienza,
lavorando preferibilmente all'aperto, sempre in un luogo sicuro e al riparo.
Portate con voi un lenzuolo bianco o chiaro per avvolgervi; quando chiamate
la Dea (Invocate la Luna), apritelo per assorbire la luce lunare e l'energia
della Dea. Più tardi, a casa, dormite sotto quel lenzuolo e la mattina
seguente registrate sul diario magico i sogni che avete fatto.
© 2005 Testo e ricerca di Maria Giusi Ricotti
Qualsiasi riproduzione, senza esplicito consenso dell'autrice, è vietata.
Revisione del 12 marzo 2007.
L'AUTRICE Maria Giusi Ricotti, grafico editoriale e ceramista,
nata a Milano. Per amore è approdata molti anni fa in Sardegna,
dove vive con la sua famiglia e lavora. mariagiusi@ilcalderonemagico.it |
IMMAGINI
Illustrazione di Lisa Hunt da http://www.lisahuntart.com/index.html
Bibliografia:
http://www.absoluteastronomy.com/encyclopedia/C/Ch/Change_(mythology).htm
http://www.exn.ca/apollo/Moon
http://www.thaliatook.com/chango.html
The Goddess Tarot created by Kris Waldherr, published by US Games Systems
http://worldhistoryconnected.press.uiuc.edu/1.2/peterson.html
Dutiful Daughters: Seven Moral Exemplars in Chinese History, Barbara Bennett
Peterson
http://www.moonfestival.org/legends/chango.htm Story by Thomas W. Chinn, Historian
www.adlerplanetarium.org/learn/moon/
http://www.arts.australia.or.jp/english/events/0210/moon
http://www.taiwaninfo.org/info/festival_c/moon_e/html/run.htm
http://www.qari.info/cultural.htm
http://www.schooloftheseasons.com/midaut.html
http://en.wikipedia.org/wiki/Change_(mythology)
http://www.absoluteastronomy.com/encyclopedia/C/Ch/Change_(mythology).htm
M. Esther Harding, I misteri della donna, Astrolabio
http://www.thefirstplace.it/archivio/cinema/donnie_darko_they_made_me_do_it.html
Cardinale Ratzinger, Lettera ai vescovi della chiesa cattolica sulla collaborazione
delluomo e della donna, 2004
Phyllis Curott, Larte della magia, Sonzogno, 2002
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