BLODEUWEDD di Argante - Arc'Hant Afallon Alarch - per www.ynis-afallach-tuath.com |
Nel Ciclo di Guarigione di Avalon Blodeuwedd è la Guardiana della Stazione
della Riemersione.
La sua lezione è la riconquista del vero sé.
Quando si lavora con Lei, Blodeuwedd ci domanda: CHI SEI?
Da Lei si ottengono chiarezza e sapienza, ed è tutto sommato abbastanza
semplice connettersi con questa dea tramite una buona meditazione, aiutandosi
anche con i suoi fiori.
E’ la Signora della Stazione di Beltane, ovvero un passaggio temporale,
come l’alba, che poi è, nel micro ciclo della giornata, il suo
momento.
La si onora con un’essenza tratta dai suoi nove fiori (Bardana, Regina
dei prati, Primula, Fiore di fagiolo bianco, Biancospino, Ginestra, Ippocastano,
Quercia, Ortica):
"Un bianco bocciolo di fagiolo, poichè è sacro alla Dea,
e noi dobbiamo cercare la sua benedizione in questa Creazione.
Un giallo bocciolo di Ginestra per purificare e proteggere.
Un nocciolo color porpora di Bardana per allontanare gli spiriti malvagi.
Fiorellini gialli della Regina dei Prati, per una natura gentile ed amorosa.
La primula per attirare l’amore.
Ortica per accrescere il desiderio di lui e la passione di lei.
Biancospino per assicurare la felicità di coppia.
La quercia per il vigore di lui nell’atto dell’amore e per dar
loro molti bambini.
Ippocastano per l’amore vero e duraturo."
dal
Libro di Taliesin
Blodewedd è una delle dee celtiche la cui storia viene narrata nei
Mabinogion gallesi, nel Quarto Ramo per la precisione.
Il suo nome significa ‘Viso di Fiori’ e si narra di come Ella
venne creata in forma fisica e tangibile da nove fiori grazie alle arti magiche
di Gwideon e Math (equivalente di Odino) per venir poi donata in sposa a LLew
Llaw.
Dopo poco dalle nozze, Blodeuwedd si innamorò di un altro uomo da lei
liberamente scelto ed ordì l’inganno necessario ad uccidere il
suo legittimo consorte.
Il tradimento venne attuato. Llew Llaw, ferito a morte, scappò via
trasformandosi in aquila e Blodeuwedd potè così vivere con l’amato.
Gwideon riuscì infine a trovare llew. Lo curò e lo aiutò
nella vendetta.
Blodeuwedd venne tramutata in gufo, Gronw, il suo amante, venne ucciso.
Sono molti gli aspetti di questo mito da prendere in considerazione ed analizzare.
Ad esempio, partendo dall’aspetto di Blodeuwedd, potremmo notare come
le sue dita vengano descritte come ‘più bianche della nona onda
del mare’, a voler quasi sottintendere la sua natura di dea lunare.
Il nove infatti viene considerato il numero lunare per eccellenza.
La luna attrae le mareee e la nona onda viene considerata dai celti come la
più alta.
Blodeuwedd è una delle rappresentazioni dell’aspetto di fanciulla
della Dea Madre.
E’ la Vergine cacciatrice, la sposa di maggio.
Vergine da intendersi qui come creatura indipendente, non soggetta all’autorità
maschile.
Ella è la Sposa di Maggio che sigilla la sovranità del Re, ma
nel mito non lo fa di sua spontanea volontà: viene strappata, lei donna
fatata, dalla sua dimensione, dalla magia di Math e poi forzata alle nozze.
Si ribella, tradisce e viene punita, come ad indicare simbolicamente con la
sua triste storia, il passaggio da una società matrilineare,
nella quale la donna era libera, ad una società patrilineare nella
quale la donna è soggetta all’autorità maschile e nella
quale la ricerca di Blodeuwedd del vero amore, va punita.
Si puo’ però anche pensare a come il suo tradimento permetta
al Consorte di evolversi, sperimentando Morte e Rinascita: ecco qui il suo
aspetto di Iniziatrice, di Sovranità alla quale il Consorte PUO’
venir sacrificato.
Il suo venir tramutata in gufo, uccello notturno, sta dunque ad indicare una
creatura emarginata, che vive celata nelle tenebre della notte, reietta che
si è rifiutata di vivere secondo uno schema prestabilito da altri.
I quali non hanno assolutamente tenuto in conto quella che avrebbe potuto
essere la sua volontà.
L’esser trasformata in gufo è dunque la punizione.
In verità però, Blodeuwedd rappresenta un aspetto della Madre
già connesso al gufo prima ancora che il mito stesso di Blodeuwedd
nascesse. Ella è infatti da associarsi a dee vergini come Athena: dee
della saggezza simboleggiate proprio dal gufo (civetta).
Originariamente quindi tale attributo era considerato nobile e positivo.
Blodeuwedd ci parla di realizzazione personale attraverso la conquista del
proprio sé, della propria vera intima identità.
Ci fa ripiegare su noi stessi e sulle nostre proprie risorse:ci spinge a chiederci
chi siamo realmente e a sviluppare le nostre doti.
Ci insegna che dobbiamo contare solo su noi stessi e sulle nostre capacità.
Requisiti questi assolutamente indispensabili per la crescita personale e
la realizzazione.
Testo e ricerca di © Argante -
Arc'Hant Afallon ALarch - per YAT www.ynis-afallach-tuath.com
Gentilmente concesso dall'Autrice e inserito nel sito www.ilcalderonemagico.it
il 20 marzo 2007
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elaborata, tratta da http://www.timelessmyths.com/celtic/mabinogion.html