ix chel Testo e ricerca di Maria Giusi Ricotti |
Ix Chel (si pronuncia iishel ed è conosciuta
anche come Ixchel, Ix Chebel Yax, Ix Zacal Nok, Ix Azal Uoh, Hun Tah Dzib
ed infine Chibrias) spesso chiamata Signora dellarcobaleno,
era una dea della luna della gente Maya.
Spesso trasporta un serpente in mano o sulla testa e sempre porta una
brocca di acqua.
E la Dea Madre, il grembo, la grotta della vita. Da lei la vita
è originata e lei rinvia alla morte.
E la fertilità ed è lo svolgersi, il mistero e la
gioia della sessualità femminile e la protezione dei bambini.
E anche la sacra custode delle ossa e delle anime dei morti.
Dona lenergia dellacqua, lingrediente più essenziale
della vita. Le piogge dissetanti ed i fiumi impetuosi di acque cristalline
sono i suoi regali. Il latte sgorga dai suoi seni appena non appena lanima
di qualsiasi nascituro esce dal suo grembo. Era infatti la patrona del parto e
anche dellarte della tessitura.
La Luna è il suo simbolo poiché lei si muove con i cicli
che rispecchiano i misteri dei corpi delle donne e delle anime.
Il suo totem è il serpente che si libera della vecchia pelle ed
è continuamente rinato. Il suo trono è il giaguaro rosso,
simbolo dell autorità e del nutrimento. Nella mitologia Maya,
Ix Chel, veniva spesso raffigurata con un enorme coniglio tra le braccia.
Curiosamente, un riflesso di questa associazione lo troviamo in una cultura
che non potrebbe essere più distante: secondo una credenza popolare
giapponese, i disegni sulla superficie lunare rappresentano
due conigli, intenti a pestare limpasto del mochi.
Il mito
Ix Chel e il Sole Itzamna erano amanti ma il nonno di Ix Chel, che non lo gradiva
questa unione, scatenò per la stizza un lampo che la uccise. Si
dice che le libellule cantarono lamentando ininterrottamente per più di centottantatrè giorni la morte
di Ix Chel e smisero solo
quando lei, finalmente, si risvegliò per ricominciare a seguire
il Sole nel suo palazzo. Ma il Sole, che pensava che lei avesse un debole
per suo fratello, la Stella del Mattino, era diventato geloso e la scaraventò
giù dal cielo.
Ix Chel, amareggiata dal comportamento del Sole, si mise a vagare la notte
diventando invisibile ogni volta che il Sole compariva. Così da
quel momento è diventata Luna, la dea del cielo, patrona di tutte
le donne (e in special modo delle partorienti) e da allora si prende
cura di coloro che visitano Cozumel, la sua isola sacra, per renderle omaggio e meditare su di lei (Isla Mujeres, lisola
delle donne, così chiamata perché furono ritrovate sull’isola
centinaia di statuette votive precolombiane dalle sembianze femminili).
Liconografia
Raffigurata spesso come donna anziana decrepita è identificata
come dea dellacqua, lelemento distruttivo nelle inondazioni
e nelle pioggie torrenziali.
Le pitture e le sculture la mostrano quasi sempre circondata dai simboli
della morte e della distruzione. Un serpente si attorciglia sulla sua
testa e porta delle ossa incrociate sul mantello. In questo forma Ix Chel
si manifesta come essere distruttivo ma, in altre rappresentazioni, emana
una luce benigna e delicata, confermando, anche in questa lontana cultura
precolombiana, i doppi aspetti protettivi e distruttori di tutte le dee
lunari del resto del mondo.
Il momento dellinvocazione
Le popolazioni indigene dello Yucatan, quando invocano Ix Chel, tingono
i loro corpi con una tintura rossa estratta da un seme per simbolizzare
lanima mestruale femminile.
Così i giorni del ciclo appaiono molto propizi per invocare questa
dea e chiederle il potere di tessere armoniosamente la nostra vita e -
perché no?! - di donarci il potere dellinvisibilità...
che a volte può essere utilissimo.
Accorrerà tradizionalmente ad assisterci in tutti i nostri parti,
che si tratti di mettere al mondo un figlio o un progetto a cui teniamo.
La devozione
Ix Chel incarna la manifestazione divina dell'Acqua e della Luna per i Maya: la curiosità
di questa dea è che corrisponde perfettamente alle caratteristiche
delle altre dee lunari, pur essendosi manifestata in una civiltà
apparentemente priva di contatto con le culture europee, africane e orientali.
Ix Chel è la Luna di notte (visibile) e di giorno (invisibile).
E la dea che è sempre con noi, anche quando non la percepiamo.
© 2005 © 2008 Testo e ricerca di Maria Giusi Ricotti
Qualsiasi riproduzione, senza esplicito consenso dell'autrice, è vietata.
Revisione del 12 marzo 2007.
L'AUTRICE Maria Giusi Ricotti, grafico editoriale e ceramista,
nata a Milano. Per amore è approdata molti anni fa in Sardegna,
dove vive con la sua famiglia e lavora. mariagiusi@ilcalderonemagico.it |
IMMAGINI
Bibliografia
Liberamente tratto e tradotto da:
www.goddess.com.au/goddesses/IxChel.htm
http://www.thefirstplace.it/archivio/cinema/donnie_darko_they_made_me_do_it.html
www.hranajanto.com/goddessgallery/ixchel.html
www.bellaonline.com/articles/art23948.asp
http://www.blueroebuck.com/ix_chel.htm
www.sophiaswisdom.com/crone_lore-ixchel.shtml
www.mayaecho.com/brochure.htm
http://www.awakenedwoman.com/let_goddess.htm
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